All'incontro di ieri mattina tra sindacati e politica per discutere le sorti dell'istituto di credito marchigiano si è decisa la condivisione di una mozione a sostegno della banca. Sindacati e Regione compatti: "Evitare una ricapitalizzazione fuori regione"">

BANCA MARCHE, LA FABI IN III COMM. CONSILIARE REGIONALE

All’incontro di ieri mattina tra sindacati e politica per discutere le sorti dell’istituto di credito marchigiano si è decisa la condivisione di una mozione a sostegno della banca. Sindacati e Regione compatti: “Evitare una ricapitalizzazione fuori regione”
BANCA MARCHE, LA FABI IN III COMM. CONSILIARE REGIONALE

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Si è tenuto ieri mattina l’incontro tra i rappresentanti FABI e UILCA di Banca Marche e la III Commissione regionale. Al centro dell’attenzione, ovviamente, le sorti dell’istituto di credito marchigiano. Nel loro intervento i sindacati hanno espresso forte preoccupazione per la situazione in cui versa l’azienda, sottolineando la propria contrarietà alla cessione degli asset non più strategici, ipotizzata in un piano industriale che le stesse organizzazioni ritengono al momento superato dagli eventi.
“Il rischio – hanno spiegato Michele Desideri, Segretario Coordinatore FABI Banca Marche, e Giuseppe Imperio, Coordinamento Banca Marche – è che le Marche, nell’impossibilità di salvaguardare la banca da una ricapitalizzazione’esterna’, possano diventare terreno di conquista per i grandi Gruppi bancari. Un’ipotesi, quest’ultima, che avrebbe probabilmente effetti devastanti sui livelli occupazionali nelle Direzioni, ma anche nella Rete, con conseguenze negative per lavoratori e famiglie”.
Da qui la necessità che possibili capitali siano reperiti nella regione stessa. In merito poi alla situazione patrimoniale dell’azienda, i sindacalisti hanno sottolineato come “gli accantonamenti a tutela di possibili perdite siano sicuramente eccessivi ed anomali”. “Poiché gli accantonamenti effettuati non sono perdite già realizzate – hanno spiegato – ma stime di perdita presunta: sarebbe interessante approfondire le ragioni di tanto rigore, visto che nel 2011 Bankitalia ha ritenuto gli accantonamenti effettuati più che congrui”.
Da parte della Commissione Consiliare, presieduta da Fabio Badiali, l’impegno di condividere con tutti i gruppi consiliari la presentazione di una mozione a sostegno e a garanzia di Banca Marche e del suo ruolo attivo sul territorio del Centro Italia.
“Il convincimento – ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Vittoriano Solazzi – che privare la Regione Marche di una banca espressione del territorio costituisca un danno gravissimo al sistema economico e sociale della nostra regione, e l’ulteriore convinzione che l’istituto di credito, al di là delle forse eccessive cautele prudenziali, sia una banca sana, mi orientano a considerare che istituzioni, forze politiche, sindacali e imprenditoriali debbano unitariamente mobilitarsi per la difesa dell’autonomia di Banca Marche”.
Un incontro, dunque, importante per far conoscere alla politica regionale la reale situazione della Banca e la genesi della sua “crisi”, che come hanno sempre sostenuto sia FABI che UILCA, nasce da una policy sui crediti deteriorati anomala rispetto a quanto avviene nel Sistema bancario.
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