“Siamo passati dai 2.618 iscritti del 2009 ai 2.920 del 2013: 302 nuovi soci in un momento in cui la popolazione bancaria sta diminuendo”.

Questo il dato maggiormente significativo della relazione di Riccardo Zaglio, a nome della Segreteria e del Direttivo provinciale di Mantova, che è accolto in sala da un lungo applauso.

Pur tra le mille difficoltà indotte dalla crisi economica internazionale e le continue bufere del sistema bancario anche italiano, la FABI mantovana non solo è riuscita a resistere, ma è anche cresciuta.

E pensare che la perdita della storica banca di riferimento dei mantovani, la Banca Agricola Mantovana, per l’assorbimento da parte di Monte dei Paschi, ha determinato una riduzione di sportelli ed un calo di addetti.

“Da qui siamo partiti, dal territorio in cui ci troviamo e tra i lavoratori, e qui pensiamo che tutti i nostri ragionamenti debbano ritornare, per continuare a svolgere al meglio il ruolo di struttura provinciale”.

Con quest’affermazione, la Segreteria provinciale di Mantova lancia un monito ai dirigenti sindacali non solo mantovani, ma di tutte le realtà periferiche.

Poi, Noemi Imperi, giovane sindacalista donna, parlando delle Banche di Credito Cooperativo, con 40 sportelli sul piccolo territorio, che addita ad esempio di un modo di fare banca più etico e aderente alle esigenze della gente: “Le BCC, per la loro natura fondante, sono l’esempio migliore di quella’economia civile’ che finanzia il tessuto locale e i suoi bisogni, creando sviluppo nella comunità in cui opera e cooperazione tra i suoi membri, mettendo in moto un circolo virtuoso che parte dalla fiducia accordata e ne crea di nuova tra i consumatori, nelle imprese e verso le banche”.

Obiettivo economico ed etico allo stesso tempo perché basato sulla solidarietà, un’economia insomma dal volto umano, anche se la realtà è molto più in affanno, giacché paga un indubbio sostegno al territorio profuso negli anni scorsi, ma anche una politica di concessione del credito di stampo “clientelare” che ai giorni nostri mostra tutta la sua debolezza e le sue dannose conseguenze.

Dopo la relazione, letta da tutti i Segretari provinciali, è stato proiettato un breve video per ricordare Roberto Vezzoni, scomparso tragicamente due anni fa.

Il Sindaco di Mantova, Nicola Sodano e il Presidente della provincia, Alessandro Pastacci, portando il loro saluto, hanno dato conto di varie situazioni di crisi e di un’economia del territorio in ginocchio, che ha provocato ricadute anche sulle iniziative culturali di cui Mantova andava famosa.

Ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla crescita della FABI provinciale, Riccardo Zaglio ha voluto donare delle targhe ricordo nelle mani di Ettore Necchi (FABI Lodi), di Fabio Scola (FABI Bergamo), di Corrado Villa (FABI Monza), Marco Lorenzi (FABI Brescia), di Guido Pellizzola e di Luciano Zapparoli (FABI Mantova), che hanno fornito un prezioso supporto politico e organizzativo. Poi mazzi di fiori alle impiegate del SAB e a Noemi Imperi, “L’unica donna che abbiamo, ma che ne vale dieci” – ha detto il Coordinatore Zaglio.

Quindi, ha preso la parola Mauro Bossola, Segretario Generale Aggiunto della FABI, che ha condiviso l’analisi generale che è’ emersa dai lavori del Congresso di Mantova. “La categoria dei bancari – ha detto Bossola – si trova oggi di fronte ad una doppia sfida: rispondere agli attacchi delle banche e ripensare al futuro professionale dei bancari ed un contesto di grande cambiamento anche del lavoro stesso. Poi ha concluso: “La Fabi non mancherà all’appuntamento con la storia della sua categoria e saprà rispondere adeguatamente, a livello sia nazionale sia locale”.

Dopo il vivace dibattito, sono stati aperti i seggi per le votazioni, da cui nasceranno i componenti del prossimo Comitato Direttivo Provinciale e i Delegati al Congresso Nazionale del marzo 2014.

Mantova 05/10/2013