Manifestazioni in tutta Italia nei luoghi simbolo del credito: Roma, Genova, Milano, Padova, Torino e Ravenna. Flash mob anche il 30 ottobre durante la giornata mondiale del risparmio. Sileoni: "non permetteremo che sofferenze siano scaricate su lavoratori"
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BANCARI IN PIAZZA CONTRO LA DISDETTA DEL CONTRATTO

Manifestazioni in tutta Italia nei luoghi simbolo del credito: Roma, Genova, Milano, Padova, Torino e Ravenna. Flash mob anche il 30 ottobre durante la giornata mondiale del risparmio. Sileoni: “non permetteremo che sofferenze siano scaricate su lavoratori”
BANCARI IN PIAZZA CONTRO LA DISDETTA DEL CONTRATTO

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Per la prima volta i lavoratori bancari scenderanno in piazza per dire no alla disdetta del Contratto Collettivo di categoria.
In vista dello sciopero nazionale del 31 ottobre sono diverse le iniziative di mobilitazione previste, organizzate dalla FABI e dagli altri sindacati con l’obiettivo di sensibilizzare politica e opinione pubblica.
Si comincia mercoledì 30 ottobre con due flash mob, uno davanti alla Borsa di Milano, con inizio alle 9 30 e un altro a Roma alle 9, a piazza Farnese, a pochi passi da Palazzo della Cancelleria, dove istituzioni e rappresentanti delle banche celebreranno la giornata mondiale del risparmio.
Il 31, invece, nella giornata dello sciopero- il primo da 13 anni- sono previsti cortei e sit in di lavoratori in numerose città italiane in prossimità di luoghi simboli del credito: Roma, Genova, Milano, Padova, Torino e Ravenna, in cui ha sede CariRavenna, la banca del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli.
«Tra i nostri obiettivi – ha spiegato Lando Sileoni, Segretario Generale della FABI – c’è quello di garantire la categoria con un unico contratto che tuteli tutti i 309mila lavoratori»
«Dal 2000 al 2020 saranno stati persi circa 70mila posti di lavoro. Mentre il Governo garantisce agevolazioni fiscali alle banche, sembra essersi dimenticato dei lavoratori». Tra le richieste di Sileoni c’è «un modello di banca diverso. Non si permetterà che 140 miliardi di sofferenze del settore vengano scaricate sui lavoratori», ha sottolineato il leader della FABI, che non ha mancato inoltre di denunciare le anomalie del sistema, tra queste ad esempio le retribuzioni sproporzionate dei top manager.
«Con lo stipendio di uno- ha tuonato Sileoni- si potrebbero assumere 400 giovani».
Intanto partirà ufficialmente dal 30 ottobre il blocco delle relazioni sindacali in tutti i gruppi bancari, eccetto quelli in cui sono in corso trattative sui licenziamenti collettivi.
Roma 28/10/13
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