BCC, PRONTO IL NUOVO FONDO DI SOLIDARIET?
Raggiunto l’accordo che adegua l’ammortizzatore sociale delle BCC alla legge Fornero: sì alla solidarietà espansiva e difensiva e al fondo per la nuova occupazione. Bertinotti: “Ampliata la cassetta degli attrezzi per gestire le crisi aziendali, a tutela dei lavoratori”
I lavoratori del Credito Cooperativo hanno a disposizione un nuovo Fondo di solidarietà, adeguato alle previsioni della Legge Fornero.
L’accordo è stato raggiunto da Federcasse e dalle Organizzazioni Sindacali di categoria nella nottata tra giovedì e venerdì, dopo una settimana di trattative no stop.
Ampliamento delle possibilità d’intervento, una migliore ripartizione dei fondi per gestire in maniera mirata la crisi delle banche del territorio e infine una specifica sezione dedicata a finanziare la nuova occupazione e la stabilizzazione dei lavoratori precari.
Questi in estrema sintesi i punti principali dell’intesa.
Il Fondo sarà finanziato con un contributo dello 0,36%, 1/3 a carico del lavoratore e 2/3 a carico delle aziende cooperative.
Un ulteriore 0,14% ( 0,135 azienda e 0,005 lavoratore) servirà a finanziare invece un nuovo Fondo per l’occupazione del Credito Cooperativo, che svolgerà un ruolo di vera bilateralità, e dovrà occuparsi di favorire le stabilizzazioni di contratti “precari” e incentivare le nuove assunzioni, oltre a sostenere il disagio economico di eventuali processi di mobilità del settore.
Infine, il Fondo è stato diviso in tre sezioni: una suddivisione che consentirà una gestione più efficiente delle risorse da destinare ai lavoratori.
Le tre sezioni prevedono interventi ordinari su formazione e riconversione professionale e interventi di integrazione salariale per la solidarietà in caso di riduzione d’orario o sospensione di attività e infine interventi a favore del lavoratore che riduca il proprio orario in cambio di nuove assunzioni da parte aziendale.
La seconda sezione straordinaria provvederà a erogare l’assegno di esodo entro un massimo di 60 mesi al lavoratore, fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici.
Il terzo plafond, definito “emergenziale”, darà una copertura economica ai lavoratori che si trovano in aziende colpite da crisi irreversibile.
“Con l’accordo, ha commentato su Il Sole 24 Ore Luca Bertinotti, Segretario Nazionale FABI, “abbiamo ampliato la cassetta degli attrezzi per evitare che le riorganizzazioni abbiano impatti pesanti sui lavoratori del Credito Cooperativo. Considerate le numerose crisi aziendali che stanno investendo il settore, abbiamo voluto modernizzare il nostro Fondo, arricchendolo di una sezione emergenziale, utile per chi perde il posto di lavoro, e prevedendo interventi di solidarietà espansiva e difensiva proprio nell’ottica di salvaguardare l’occupazione. Non meno importante infine la nascita del fondo che si occuperà di finanziare le nuove assunzioni: una misura necessaria che recepisce le previsioni dell’ultimo contratto nazionale di categoria firmato dai sindacati”.
Il Fondo di solidarietà, dalla sua nascita ad oggi, ha traghettato circa 500 lavoratori del settore verso la pensione ed è destinato ad avere un ruolo sempre più centrale nei prossimi anni, proprio in vista del riassetto del sistema cooperativo, soprattutto alla luce dell’attuale crisi del comparto.
Roma 04/11/2013