Presentati i dati di crescita del SAB: la metà della popolazione bancaria ha scelto la FABI. Casini: "è stato fatto un grande lavoro, ora bisogna andare avanti. La disdetta del CCNL è un attacco alla categoria. Spetta a noi difenderla"">

VII CONGRESSO PROVINCIALE FABI MATERA: RINNOVAMENTO E CRESCITA

Presentati i dati di crescita del SAB: la metà della popolazione bancaria ha scelto la FABI. Casini: “è stato fatto un grande lavoro, ora bisogna andare avanti. La disdetta del CCNL è un attacco alla categoria. Spetta a noi difenderla”
VII CONGRESSO PROVINCIALE FABI MATERA: RINNOVAMENTO E CRESCITA

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Un paesaggio suggestivo fa da sfondo al VII Congresso provinciale FABI Matera. In questa città, Patrimonio dell’Unesco per i suoi famosi Sassi e candidata Città della Cultura 2019, la FABI è il primo sindacato di categoria, rappresentando il 50% dei lavoratori del credito. Ad aprire i lavori il Segretario Nazionale organizzativo FABI, Franco Casini, che ha sottolineato come la FABI è oggi il primo sindacato di categoria grazie al lavoro di tutte le federazioni locali, che negli anni hanno lavorato sul territorio con il solo scopo di aiutare i lavoratori nei momenti più critici.
“Qui a Matera è stato fatto un grande lavoro, la FABI è cresciuta e oggi rappresenta il primo sindacato di categoria della provincia. Di certo non è finita qui. Perché il lavoro da fare sarà ancora molto. è un momento critico per la categoria e i lavoratori avranno bisogno di tutto il supporto del sindacato. La disdetta del CCNL da parte di ABI – ha detto Casini – è stato un attacco duro e i bancari hanno capito il rischio che corrono partecipando allo sciopero del 31 ottobre scorso. Un rischio che, sia ben inteso, non è quello di perdere un aumento contrattuale, ma di perdere il posto di lavoro. Noi, oggi, siamo chiamati a difendere il posto di lavoro. E la FABI è pronta a farlo. Se l’ABI non ritira la disdetta, andremo avanti con la mobilitazione. I banchieri nascondono le loro decisioni dietro alle necessità di contenere i costi, ma non dicono che i 140 miliardi di sofferenze bancarie non le hanno prodotte i lavoratori, che, sottolineo, sono bancari e non banchieri”.
“Abbiamo bloccato tutte le trattative e la mobilitazione continuerà, perché perdere il contratto nazionale significa che ogni Gruppo e ogni banca potrà farsi il proprio contratto aziendale. E guardate – ha proseguito il Segretario Nazionale – che non è uno scenario immaginario, perché un precedente importante c’è: Marchionne in Fiat ha fatto esattamente questo. Bisogna che i colleghi capiscano che senza un Contratto Nazionale, il sindacato perderà l’unico strumento utile per difendere la categoria. Allora il Contratto ce lo dobbiamo conquistare. Siamo disponibili a trattare e a fare proposte, ma non siamo disponibili a cedere sui diritti dei lavoratori”.
è Michele Sacco, Segretario di coordinamento Banca Popolare del Mezzogiorno, a dare seguito alle parole di Casini, illustrando la situazione sul territorio, senza mancare un cenno all’incorporazione della Popolare del Mezzogiorno in Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
“è stata fatta una modifica al piano industriale di BPER che introduce l’incorporazione della Popolare del Mezzogiorno. Non abbiamo ancora dati certi, quindi non possiamo sapere, almeno per ora, se ci saranno eventuali esuberi. Noi, sicuramente, lavoreremo per salvaguardare posti di lavori. A questo proposito, ci auguriamo anche che il Fondo di solidarietà venga attivato perché certamente potrà evitare un bagno di sangue. Non ultimo, ci batteremo perché i giovani lavoratori precari vengano confermati e stabilizzati”.
Ad emergere fortemente dagli interventi che si sono succeduti è sicuramente lo spirito di collaborazione che lega i dirigenti locali, uno spirito amichevole che contraddistingue la FABI da sempre e che rappresenta la vera grande forza di questo sindacato. Tante le domande alzate dal pubblico al Segretario Casini che non si è sottratto, rispondendo in merito a esodati e Fondo di Solidarietà.
Ad intervenire anche il Segretario Coordinatore FABI Potenza, Canio Moliterni, e il Segretario Coordinatore uscente FABI Matera, Mario Latorre. Proprio quest’ultimo ha incentrato il suo intervento sulla storia di questo SAB, che lui stesso ha guidato per 24 anni, dopo averlo costituito nel 1989. Un vero e proprio pilastro per la FABI locale.
Infine, le votazioni. Oltre la crescita in numero, il rinnovamento. Un nuovo Segretario Coordinatore è chiamato a guidare la FABI di Matera: Francesco Paolo Passarelli.
Eletti, inoltre, la segreteria provinciale, il direttivo e i delegati per il prossimo Congresso Nazionale di marzo 2014.
Matera, 08/11/2013
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