XV CONGRESSO PROVINCIALE FABI LUCCA E MASSA CARRARA
Casini: “Il nostro compito è difendere la categoria. Finché la FABI avrà anche un solo iscritto, la FABI combatterà per avere un Contratto. Se l’ABI pensa che questo disdettato sarà l’ultimo Contratto dei bancari, l’ABI si sbaglia di grosso”
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Anche il SAB di Lucca e Massa Carrara si rinnova. La FABI provinciale si riunisce per il suo XV Congresso provinciale nel quale si eleggono segreteria, direttivo e delegati per il prossimo Congresso Nazionale di marzo. è una struttura forte, uno zoccolo importante per la Federazione nazionale, che ha saputo negli anni crescere nonostante la popolazione bancaria sia andata progressivamente calando in conseguenza di numerosi accessi al fondo di solidarietà e mancato turnover.
“L’arroganza dei banchieri e dell’ABI mira a stravolgere tutto quello che negli anni l’abilità, la conoscenza e la lungimiranza della Segreteria Nazionale hanno faticosamente conquistato – ha esordito il Segretario Coordinatore FABI Lucca e Massa Carrara, Pietro Delia. – Noi vogliamo che le banche riprendano a far credito e risparmio, ma non vogliamo che per questo i bancari diventino dei venditori disperati e senza scrupolo che per sbarcare il lunario siano costretti a vendere ogni cosa gli venga imposta dall’alto. La sfida che abbiamo di fronte è grande: l’aggravarsi nel 2013 della situazione economica ha spinto verso una recessione della quale ancora non è ben nota né l’ampiezza né la durata. Drammatici sono i riflessi sulla disoccupazione, soprattutto giovanile. A questo si aggiunge l’avidità dei banchieri legati a super bonus su obiettivi a breve termini, che ha portato ai mutui subprime, alla bolla immobiliare, all’eccessiva esposizione sui derivati, alla crescita dei crediti deteriorati. In conseguenza di tutto ci ò, il ruolo della FABI è ancora più importante rispetto al passato per la tutela dei diritti dei lavoratori e la difesa del contratto di settore”.
Negli interventi che si sono susseguiti, la disdetta del Contratto Nazionale, un attacco alla categoria che ha risposto compatta allo sciopero del 31 ottobre scorso e che è oggi pronta a continuare la mobilitazione se l’ABI non dovesse retrocedere dalla sua posizione; ma è soprattutto il Monte dei Paschi di Siena a tenere banco.
“La situazione di oggi è frutto di una mala gestione che è tutt’ora al vaglio della magistratura. Di certo c’è – ha detto Fausto Salvadori – che i lavoratori stanno pagando una condizione che non hanno prodotto. Ci siamo trovati a dover prendere decisioni sofferte e siamo diventati un Sindacato di traino per far capire ai colleghi che l’unica cosa che possiamo fare ora è cercare, insieme, di trovare soluzioni per portare fuori la banca da questa crisi”.
Le conclusioni del dibattito sono, invece, affidate a Franco Casini, il Segretario Nazionale Organizzativo, che qui gioca in casa.
“Oggi il sindacato è chiamato a rispondere ai problemi dei lavoratori, ma anche a spiegare loro che il momento è particolare e che dobbiamo essere uniti per poter uscire da questa crisi. è un compito non sempre facile, ma va fatto. Sta a noi difendere la categoria perché l’attacco che le è stato perpetrato è un attacco grave che rischia di spazzarci via. Lo sciopero – ha detto Casini – ha dato un segnale chiaro all’ABI: non renderemo loro la vita facile. Oggi sono bloccate tutte le trattative e già sono in programma altre forme di mobilitazione se non ci saranno passi indietro da parte dei banchieri. Finché la FABI avrà anche un solo iscritto, la FABI combatterà per avere un Contratto. Se l’ABI pensa che questo disdettato sarà l’ultimo Contratto dei bancari, l’ABI si sbaglia di grosso. Il loro è stato un tentativo di spaccarci e di metterci l’uno contro l’altro. Ci avevano già provato con la rottamazione dei cinquantacinquenni e avete visto come la FABI ha risposto. Il nostro Segretario Generale Sileoni ha risposto in modo duro senza indietreggiare. Questa è la politica della FABI. Questo il nostro compito: difendere la categoria fino alla fine”.
Per questo i sindacati hanno già deciso due ulteriori giornate di sciopero e stanno preparando altre forme di mobilitazione.
I lavori si sono conclusi con le votazioni e l’elezione dei nuovi organismi dirigenti provinciali, Comitato Direttivo e Segreteria, e dei delegati per il Congresso Nazionale di marzo.
Viareggio, 14/11/2013
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