"Diritto al lavoro: un principio costituzionale da riconquistare"
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XX CONGRESSO PROVINCIALE FABI VENEZIA

“Diritto al lavoro: un principio costituzionale da riconquistare”
XX CONGRESSO PROVINCIALE FABI VENEZIA

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Il diritto al lavoro: un diritto che, oggi, vediamo sempre più ignorato, se non del tutto negato. Il lavoro che non c’è per chi ha raggiunto l’età in cui dovrebbe averlo e non lo trova, il lavoro che si scioglie nelle mani dei tantissimi che ieri l’avevano ed oggi non ce l’hanno più.
E politica e sindacato come soggetti incaricati a far tornare più attuale e vitale che mai questo fondamentale principio costituzionale.
è questo il concetto chiave della relazione che ha aperto il XX Congresso Provinciale FABI di Venezia, presentata dal Segretario Coordinatore del Sab Luciano Marzio.
Un SAB, quello veneziano, che conta quasi 2000 iscritti FABI su 3500 circa addetti al settore: una FABI protagonista, insomma, anche sul territorio veneziano, con iscritti appartenenti al Gruppo Intesa, ad Unicredit, al Banco Popolare, a BNL e alle Banche di Credito Cooperativo.
Iscritti tutelati sotto l’aspetto sindacale, fiscale, previdenziale, tutele che si rivelano, oggi, indispensabili, dato l’attuale scenario sia nazionale che territoriale: lavoratori sottoposti quotidianamente a pressioni commerciali, cambiamenti di orario, flessibilità varie, esternalizzazioni con cambiamento di contratto.
Tutta una serie di pesanti misure a danno dei lavoratori, insomma, aggravate da un’arrogante posizione delle fondazioni bancarie, dall’inattaccabilità del sistema manageriale, dall’ingordigia dei grandi azionisti: una situazione infausta, sfociata nell’iniziativa dell’ABI di disdettare, con dieci mesi di anticipo sulla naturale scadenza, il Contratto Nazionale di Lavoro dei bancari.
“Noi della FABI puntiamo il dito contro le banche, colpevoli di non aver saputo cambiare il modello organizzativo e commerciale” queste le parole di Marzio “Ancora una volta, si corre il rischio che, per risanare i danni causati da un management bancario inadeguato e incompetente, siano i lavoratori a dover pagare il prezzo più alto”, denuncia il Coordinatore veneziano.
Che ricorda l’invito, rivolto all’ABI da parte del Segretario Generale FABI, Lando Maria Sileoni, a costruire una cabina di regia, fatta di personaggi indipendenti e di spessore, per progettare un nuovo modello di banca.
“Il nostro obiettivo è quello di creare e mantenere un confronto sempre aperto tra banche e sindacati al fine di mantenere i livelli occupazionali, far ripartire il credito, far ripartire un modo sano di fare banca, garantendo dignità e adeguata remunerazione ai lavoratori”.
Tra i numerosi interventi, quello di Carlo Franchin, Segretario Provinciale ma anche Responsabile Nazionale del Coordinamento Pensionati.
Franchin sottolinea come la FABI rappresenti, e debba continuare a rappresentare, il punto di riferimento dei bancari, per la sua capacità di parlare alla categoria e, soprattutto, di ascoltarla.
Due caratteristiche indispensabili ad una Organizzazione Sindacale che, ricorda il Coordinatore Pensionati, deve far fronte a due situazioni preoccupanti: la disoccupazione dei giovani e la solitudine a cui sono abbandonati gli anziani.
Giovani e anziani, due categorie oggi fortemente penalizzate: la soluzione sta, probabilmente, nella capacità di costruire un avvenire che non tralasci la memoria del passato.
Un obiettivo possibile, questo, soltanto riscoprendo la passione e l’entusiasmo di fare, di costruire.
Entra poi in campo la Segreteria Nazionale, con l’intervento del Segretario Generale Aggiunto Mauro Bossola, che ribadisce come la FABI sia, oggi, vitale punto di riferimento dell’intera categoria dei bancari. Una posizione, questa, riconquistata dopo un periodo burrascoso, risalente ad anni passati, in cui la Federazione aveva perso quota, ritrovandosi al traino delle altre Organizzazioni Sindacali.
“Abbiamo ricostruito, con la collaborazione di tutti, la nostra Organizzazione. Il merito va a tutti i SAB, al forte radicamento e presenza sul territorio, all’altissimo numero di iscritti. Ma, soprattutto, ad una persona che, con grandi capacità e grande coraggio, ha preso in mano la situazione: il nostro Segretario Generale, Lando Maria Sileoni”.
Oggi, e questo è un dato di fatto, nessuno pu ò ignorare la posizione della FABI.
E non è soltanto merito di una forte e capace comunicazione: la comunicazione ha senso e funzione, infatti, nel momento in cui ci sono effettivi contenuti da comunicare. In FABI, i contenuti ci sono, eccome.
“Noi, ne abbiamo di cose da dire: e ci ò che abbiamo da dire, le nostre opinioni, le nostre proposte, sono diventate l’agenda dell’intera categoria”.
E le sue opinioni, la FABI, le ha sempre dimostrate con i fatti.
“Quando tutti erano pronti ai prepensionamenti obbligatori, solo la FABI si è opposta. E si è opposta con forza, obbligando le banche a correre in formazione di difesa” ricorda Bossola.
“Così come sull’argomento Top Manager: anche in quel caso, la FABI in prima linea, su tutti i principali mass-media, contro super-bonus e liquidazioni milionarie”.
Ecco perché la FABI ha assunto la leadership del settore.
“La battaglia per riconquistare il nostro Contratto sarà dura” riprende Bossola “Noi siamo sotto attacco perché la ristrutturazione del settore avverrà, questo è certo, e avrà connotati che andranno a colpire l’occupazione.
Dobbiamo prepararci, e sarà fondamentale attivare un livello di confronto sia all’interno che all’esterno della categoria”.
“Noi siamo l’ultima difesa possibile per la categoria e non dobbiamo mollare fino a che non avremo raggiunto due obiettivi fondamentali: un Fondo esuberi volontario e un Contratto Nazionale dignitoso” conclude il Segretario Generale Aggiunto. “Ci vorrà del tempo, ma una cosa è certa: noi non molleremo”.
La giornata di lavori si è conclusa con il rinnovo delle cariche provinciali della FABI veneziana, un rinnovo che, secondo l’auspicio del Coordinatore Marzio, rappresenterà “un ulteriore punto di partenza, un nuovo slancio, con rinnovate energie, affinché i lavoratori bancari possano dire: questo è il sindacato per chi lavora, il sindacato che fa per noi!”
Venezia, 16/11/ 2013
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