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FONSPA TIRA DRITTO SUGLI ESUBERI MA LA FABI NON CI STA
Il FONSPA rifiuta di applicare part time e contratti di solidarietà. La FABI e gli altri sindacati: “Scelta miope e incomprensibile. FONSPA ha a disposizione 60 milioni per garantire la tenuta occupazionale. I lavoratori siano riconvertiti “
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Durante gli incontri di questa settimana con i sindacati, il FONSPA ha confermato i 100 esuberi già annunciati, su un organico di 142 lavoratori, e si è detto indisponibile ad applicare strumenti contrattuali, come il part time e i contratti di solidarietà.
Immediata la replica dei sindacati che hanno definito questa scelta della proprietà un grave errore. “Contratti di solidarietà e part time”, hanno spiegato le Organizzazioni Sindacali, “agevolerebbero notevolmente la tenuta occupazionale”.
“Riteniamo questa posizione incomprensibile e poco lungimirante, soprattutto in considerazione del fatto che il FONSPA ha già ricevuto dall’ex azionista di maggioranza, Morgan Stanley, 60 milioni di euro per garantire la gran parte dei posti di lavoro, così come sostenuto dal Ministero dell’Economia e Finanze, a seguito di diverse interrogazioni parlamentari al riguardo”, hanno denunciato le Segreterie Nazionali di FABI, FIBA CISL, FISAC CGIL, SINFUB e UGL.
“Le Organizzazioni Sindacali, avendo a cuore innanzitutto la permanenza del FONSPA come soggetto creditizio attivo e funzionante, rilanciano proponendo un percorso negoziale che tenga conto anche delle esigenze dei dipendenti e della loro disponibilità alla riconversione professionale, considerate anche le forti difficoltà che i lavoratori avrebbero a ricollocarsi nel sistema in questo momento di crisi .
Le Organizzazioni Sindacali proseguiranno la trattativa con senso di responsabilità e spirito propositivo, formulando tutte le migliori soluzioni per ridurre al minimo il devastante impatto sociale del piano d’impresa”.
Roma 21/11/2013