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Federcasse segue la linea ABI e disdetta anticipatamente il Contratto Collettivo Nazionale di categoria dei circa 37mila lavoratori bancari del Credito Cooperativo.
La lettera di disdetta è stata recapitata oggi a Roma alle Organizzazioni Sindacali. Con questo atto Federcasse interrompe la clausola di ultrattività. Ci ò significa che al prossimo 30 giugno il Contratto vigente decadrà automaticamente sia nella sua parte normativa, sia in quella economica, e i lavoratori del settore non avranno più regole certe su tutte le materie disciplinate dal Contratto stesso: inquadramenti, fondi previdenziali, orari di lavoro, ecc.
Alcune norme scadranno anche prima, a partire dal 31 dicembre 2013, come si legge nella lettera. Si tratta di alcune norme sperimentali sulla remunerazione degli straordinari dei quadri direttivi e sull’allungamento dell’orario di sportello dalle 8 alle 20, novità introdotte proprio nell’ultimo Contratto firmato il 21 dicembre 2012.
Da gennaio, quindi, tali norme cesseranno di esser valide.
“Con questa disdetta anticipata”, commenta Luca Bertinotti, Segretario Nazionale della FABI, “Federcasse e dimostra di voler replicare pedissequamente la strategia dell’ABI, pur avendo da sempre rivendicato la sua “differenza” e autonomia rispetto a quel mondo”.
“Consideriamo questa disdetta un attacco ai diritti dei lavoratori e a quegli stessi valori di concertazione, mutualismo e cooperazione, che sono da sempre il marchio distintivo del settore BCC. Da oggi in poi il loro slogan non dovrà essere più “differenti per scelta”, ma semmai differenti per finta”.
“Nell’incontro intersindacale di domani ci riuniremo con le altre Organizzazioni Sindacali per decidere tutte iniziative di mobilitazione del caso a tutela dei lavoratori e dei loro diritti”.
Roma 26/11/2013