EQUITALIA, LAVORATORI IN PIAZZA PER IL CONTRATTO
Sit in dei lavoratori davanti all’Agenzia delle Entrate. Gli esattoriali attendono il rinnovo del Contratto Integrativo unico e del Contratto Nazionale. Pratola: “Vogliono risparmiare su di noi. Comincino a tagliare consulenze e maxi stipendi dei vertici”
le=”text-align: justify”>
Lavoratori di Equitalia in piazza per protestare contro un management ingiusto che percepisce stipendi da capogiro e nel frattempo lascia i dipendenti senza Contratto.
Così oggi circa 200 dipendenti si sono radunati, striscioni alla mano, sotto la sede dell’Agenzia delle Entrate a Roma.
All’origine della contestazione: la sospensione di fatto dei Contratti Integrativi Aziendali e il mancato rinnovo del Contratto Nazionale di categoria, scaduto da oltre un anno, e i cui automatismi economici sono stati bloccati a partire già dal 2010 per effetto della legge 122/2010.
“L’azienda”, dichiara Pierluigi Pratola, Coordinatore FABI in Equitalia, “vuole continuare a risparmiare sulla pelle dei lavoratori, che peraltro svolgono un delicatissimo ruolo di contrasto all’evasione fiscale, senza considerare tutti soldi che annualmente spende nell’alimentare gli stipendi faraonici del management e nel pagare profumatamente una pletora di consulenti. Facciamo presente che in Equitalia ci sono ben 6mila consulenti esterni . Il risparmio andrebbe fatto su queste voci e non sui lavoratori che giornalmente mettono a repentaglio la propria incolumità fisica per combattere l’evasione fiscale, dando inoltre un quotidiano supporto ai contribuenti onesti in difficoltà”.
La situazione si è ulteriormente complicata due mesi fa quando è saltato il tavolo di trattativa con l’azienda sull’armonizzazione dei contratti integrativi aziendali, che si vorrebbero ridurre dagli attuali 37 a uno solo, valido per tutte e tre le società del Gruppo.
“Eravamo disponibili a trattare”, spiega Pratola, “ma quando abbiamo visto che la controparte non aveva alcuna intenzione di elaborare un integrativo secondo criteri di equità, ma voleva solamente toglierci diritti e istituti acquisiti, a cominciare dalla polizza sanitaria, abbiamo rifiutato la piattaforma aziendale.
Ora attendiamo dal management un concreto segno di responsabilità affinché possano riprendere le trattative”.
Roma 04/12/2013
1/11/2024 |
PARTE LA NUOVA CAMPAGNA FABI PER L’EDUCAZIONE FINANZIARIA
“Sai Che?” È l’iniziativa con cui la Federazione autonoma bancari italiani da oggi partecipa, per …
31/10/2024 |
BORSA, ACCORDO SU TENUTA OCCUPAZIONALE, ORARI E UNA TANTUM DA 2.000 EURO
Firmato dalla Fabi e dagli altri sindacati con i rappresentanti del gruppo Euronext un documento …
29/10/2024 |
GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA 7ª CONFERENZA NAZIONALE DEI SERVIZI FABI
Tre giorni a Riccione per l’appuntamento dedicato ai servizi offerti agli iscritti della Federazione. Oltre …
17/10/2024 12:00 | Vicenza
WE ARE FABI – strutture Fabi del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige
20/09/2024 14:00 | Napoli