Il Ministro dell'Economia incontra i sindacati e lascia intendere che Viola e Profumo resteranno al proprio posto e ribadisce la grande attenzione del Governo a vicenda MPS. De Filippis: "Basta sacrifici per i lavoratori. Ora rilancio del Gruppo"
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MPS, SACCOMANNI RASSICURA I SINDACATI

Il Ministro dell’Economia incontra i sindacati e lascia intendere che Viola e Profumo resteranno al proprio posto e ribadisce la grande attenzione del Governo a vicenda MPS. De Filippis: “Basta sacrifici per i lavoratori. Ora rilancio del Gruppo”
MPS, SACCOMANNI RASSICURA I SINDACATI

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Si è svolto questa mattina a Roma l’incontro tra Segreterie Nazionali dei sindacati del credito e il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, per discutere della vicenda MPS.
I sindacati avevano chiesto un colloquio riservato con il titolare del Tesoro per avere rassicurazione sul futuro del Gruppo, all’indomani della frattura apertasi tra Fondazione MPS e management sull’aumento di capitale.
Alla specifica domanda dei Segretari sull’eventualità che Profumo e Viola domani formalizzino le proprie dimissioni, il ministro ha detto che “non ci sarà nessuna radicalizzazione o esasperazione nel CDA di domani”, lasciando intendere che i manager resteranno al proprio posto.
Saccomanni ha poi rassicurato le Organizzazioni Sindacali, sottolineando “la grande attenzione del Governo sulla vicenda MPS” e ribadendo “la necessità che il Gruppo acceleri questa fase transitoria per arrivare al più presto all’aumento di capitale”.
Precise e chiare le richieste avanzate dal Sindacato.
“Abbiamo chiesto”, ha spiegato a margine dell’incontro il Segretario Nazionale della FABI, Giuliano De Filippis, “che il prezzo di questa improduttiva contrapposizione tra management e Fondazione e il ritardo nell’aumento di capitale non venga fatto pagare ancora una volta ai 28mila lavoratori del Gruppo, che già, con grande senso di responsabilità, si sono fatti carico di notevoli sacrifici per il rilancio della banca”.
“Adesso chiediamo che dopo questa fase di ristrutturazione, affrontata in maniera responsabile dalle Organizzazioni Sindacali, si pensi finalmente a rilanciare il Gruppo nell’interesse dei cliente, dei 28mila lavoratori e delle loro famiglie”.
Roma 13/01/2014
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