Firmata l'intesa sulle tensioni occupazionali: tutele per i 640 quadri direttivi da ricollocare, 110 nuove assunzioni ed esodi volontari e incentivati per 400 lavoratori. Marioli: "Ottenute garanzie per tutti ed evitati demansionamenti"">

BANCO POPOLARE, ACCORDO SUL NUOVO MODELLO DI RETE

Firmata l’intesa sulle tensioni occupazionali: tutele per i 640 quadri direttivi da ricollocare, 110 nuove assunzioni ed esodi volontari e incentivati per 400 lavoratori. Marioli: “Ottenute garanzie per tutti ed evitati demansionamenti”
BANCO POPOLARE, ACCORDO SUL NUOVO MODELLO DI RETE

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Raggiunto questa mattina l’accordo sul nuovo modello di rete del Banco Popolare e sulle conseguenti tensioni occupazionali.
Le intese siglate dai sindacati sono state due: la prima ha garantito specifiche tutele per i 640 quadri direttivi, che a seguito dell’entrata in vigore del nuovo sistema di filiali hub and spoke, sarebbero stati demansionati, con l’assegnazione di un ruolo più basso.
Le Organizzazioni Sindacali hanno concordato per loro l’attribuzione di mansioni equivalenti. Se ci ò non dovesse avvenire nell’immediato, i lavoratori in questione avranno diritto a percepire un’indennità economica, in aggiunta allo stipendio, fino a quando la banca non li ricollocherà in posizioni adeguate al loro grado.
L’altro accordo ha riguardato, invece, i 470 esuberi da gestire nel 2014, di cui 220 già stabiliti dal vecchio piano industriale (2011-14/15) e i restanti 250, in conseguenza dell’attuazione del nuovo modello di rete.
I sindacati sono riusciti ottenere 110 assunzioni di giovani e l’attivazione del Fondo di solidarietà per 400 lavoratori, che potranno scegliere la strada dell’esodo volontario e incentivato, mentre a 50 dipendenti sarà data la possibilità di andare in pensione dietro incentivo economico.
I lavoratori usciranno a scaglioni: le due finestre sono state fissate rispettivamente il primo luglio e il primo dicembre.
“Dopo una serrata trattativa, siamo riusciti a ottenere tutele più che soddisfacenti per i dipendenti in esubero: abbiamo scongiurato i demansionamenti e, siamo, inoltre riusciti a contrattare nuove assunzioni, nonostante la negativa situazione economica del gruppo”, ha detto Piero Marioli, Coordinatore FABI del Banco Popolare.
Tuttavia continuiamo a esprimere forti perplessità e a criticare il nuovo modello di rete attivato dall’azienda, che, secondo noi, farà soltanto lievitare i costi, perdere la clientela e demotivare i dipendenti.
Ribadiamo, infine, che il taglio forsennato al costo del lavoro non pu ò esser più la soluzione per mettere una toppa al deficit di bilancio, causato solo ed esclusivamente da una cattiva gestione del credito”.
Verona 24/01/2014
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