FONSPA, AMMORTIZZATORI SOCIALI PER TUTTI
Dopo una difficile trattativa, è stato raggiunto l’accordo tra le parti: ridotto il numero degli esuberi e garantiti ammortizzatori sociali per i lavoratori in uscita. Saccoman e Maranesi: “Grazie al Contratto Nazionale, è stato possibile tutelare tutti i lavoratori”
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Ridotto sensibilmente il numero degli esuberi e assicurati ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori in uscita.
Questo, in estrema sintesi, quanto ottenuto dalla FABI e dalle altre Organizzazioni Sindacali in Fonspa, l’istituto in grave crisi finanziaria recentemente venduto da Morgan Stanley alle società Tages, Harvest e Harvip.
La vertenza, iniziata a metà novembre, si è definitivamente conclusa con un accordo tra le parti.
Dopo una serrata trattativa con i sindacati, la banca ha acconsentito a ridurre il numero di eccedenze di personale dalle iniziali 116 dichiarate alle attuali 90.
Secondo l’accordo, ai lavoratori in esubero sono state garantite molteplici opzioni: quella di andare in pensione, quella di accedere al prepensionamento, quella di transitare sul Fondo emergenziale percependo 34 mensilità, aggiuntive alle 24 già previste dal Fondo stesso.
Tutti i dipendenti in uscita, inoltre, manterranno le polizze sanitarie aziendali e le condizioni agevolate sui mutui precedentemente accesi in azienda.
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori che resteranno in servizio, l’azienda ha garantito che per il prossimo piano industriale 2014-16 si prevede il mantenimento dei livelli occupazionali.
“è stata una trattativa dura e impegnativa”, ha dichiarato Vittorio Saccoman, Coordinatore FABI in Fonspa “ma grazie alla determinazione del sindacato e agli strumenti offerti dal nostro Contratto Nazionale di Lavoro, è stato possibile ridurre notevolmente il numero di esuberi e garantire validi e duraturi ammortizzatori sociali ai lavoratori in uscita.
“Esprimiamo, tuttavia”, ha proseguito Angelo Maranesi, Segretario Provinciale FABI Roma, “la nostra forte critica nei confronti dell’ex azionista, Morgan Stanley Italia, che si è rivelato del tutto incapace di gestire l’ azienda con lungimiranza. E ancora una volta, si è tentato di far ingiustamente pagare il prezzo di questa incapacità ai lavoratori. La FABI vigilerà affinché gli impegni presi dalla nuova proprietà per salvaguardare l’occupazione e rilanciare l’istituto siano effettivamente rispettati nei prossimi anni”.
Roma 30/01/2014
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