Nuove assunzioni in Banca Popolare di Milano. Circa 400 i giovani talenti che entreranno a far parte di BPM. è quanto si evince dal piano industriale 2014-2018 presentato oggi dall’azienda alle Organizzazioni Sindacali. La banca si presenta con un bilancio senza dubbio rafforzato, nonostante il contesto economico negativo, e guarda quindi al consolidamento e potenziamento delle proprie attività.

In particolare BPM punta ad un modello multicanale integrato a servizio del cliente, facendo leva su competenze distintive Webank, la cui fusione e incorporazione avverrà proprio nel 2014; ad una Rete territoriale leggera con formati distributivi differenziati; al forte orientamento commerciale, potenziato con reti di agenti e promotori.

Al centro degli obiettivi di BPM c’è poi la progressiva ristrutturazione delle principali filiali a supporto del nuovo modo di lavorare e del rilancio dell’immagine della banca; efficientamento e miglioramento della fruibilità degli spazi disponibili per un risparmio sino al 10% degli spazi utilizzati e la selettiva chiusura di circa 50 filiali. Inoltre, il piano prevede significativi interventi sulle risorse per la valorizzazione, l’efficienza e la professionalità: completamento delle uscite già programmate, valorizzazione delle risorse del Gruppo, acquisizione di nuove professionalità ed ingresso di giovani talenti, riqualificazione a supporto dello sviluppo commerciale, rafforzamento del sistema di valutazione delle prestazioni basato sulla performance e sviluppo del Welfare aziendale, per consentire maggiore equilibrio tra tempi di lavoro e tempi di vita.

“Ad una prima analisi del Piano, non possiamo che dare un giudizio più che positivo – ha commentato a caldo Roberto Garagiola, Coordinatore FABI BPM – perché ci aspettiamo un rilancio dell’azienda utilizzando gli strumenti e le proiezioni che ci sono stati presentati. In particolare, le nuove assunzioni rappresentano una parte cruciale. Rappresentano infatti linfa vitale e risorse proiettabili con le nuove modalità di fare banca. Infine – ha concluso Garagiola – per quanto riguarda la fusione di Webank e Profamily esprimo un giudizio positivo, convinto che le risorse che ne fanno parte sono concettualmente persone di grande validità”.

Milano, 24/03/2014