BANCA MARCHE, LA FABI INCONTRA I PARLAMENTARI
Si terrà lunedì l’incontro tra i sindacati e i rappresentanti politici marchigiani, per chiedere rassicurazioni sul futuro dell’Istituto di credito e dei lavoratori. Giuseppe Imperio: “Pronti a dare il nostro contributo per trovare una soluzione”
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Prosegue la battaglia del Coordinamento FABI Banca Marche. I rappresentanti sindacali, vista l’impossibilità di avere un dialogo produttivo con l’azienda, stanno mantenendo alta l’attenzione dell’opinione pubblica, ma soprattutto quella della politica. Lunedì 14 aprile, infatti, si svolgerà un incontro, presso la sede della Commissione consiliare regionale, con i rappresentanti parlamentari del territorio, il presidente della III Commissione, Fabio Badiali, e il Presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi. Al centro dell’incontro, le problematiche generali di Banca Marche e la sua attuale situazione, nonché gli impegni che lo stesso istituto, dopo il gran numero di adesioni al Fondo di Solidarietà, dovrebbe assumere rispetto alle problematiche occupazionali del territorio, prime fra tutte, le questioni precari e lavoratori della SEBA. Le Organizzazioni Sindacali hanno già, la settimana scorsa, incontrato la III Commissione consiliare Marche e partecipato alla manifestazione pubblica delle segreterie regionali confederali su Banca Marche come risorsa per lo sviluppo ed il lavoro della regione.
“In entrambe le occasioni – ha spiegato Giuseppe Imperio, Coordinamento Banca Marche – abbiamo espresso in maniera unitaria con le altre sigle la nostra posizione rispetto alle devastanti politiche adottate sul Credito deteriorato. Chiediamo alla Politica ed alle Istituzioni di prendere coscienza di ci ò che sta accadendo e di intervenire prontamente, senza ulteriori indugi, perché riteniamo che Banca Marche sia un patrimonio da preservare non solo per coloro che ci lavorano, ma anche per tutta la Comunità Regionale”.
Le Organizzazioni Sindacali, quindi, tracciano una possibile via per il rilancio dell’azienda: un rafforzamento patrimoniale attraverso il concreto coinvolgimento di più soggetti, imprenditori con quote frazionate tra loro, un Fondo d’Investimento ed un partner bancario, ma anche attraverso soggetti altri, a partire dai lavoratori.
“Come al solito – ha concluso il Coordinamento FABI Banca Marche – continueremo a vigilare affinché quanto annunciato si trasformi in atti concreti, disponibili a portare un fattivo contributo per trovare per la banca soluzioni rapide e, soprattutto, convincenti”.
Jesi, 11/04/2014
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