GIOVANI E SINDACATO: LA SFIDA CHE LA FABI HA GI? VINTO
Mattia Pari, Coordinatore FABI Giovani, presente al Convegno sul rapporto tra under 35 e sindacati, organizzato all’Università di Bergamo dall’Adapt: “Nel settore bancario nessuna crisi di rappresentanza. Nuove generazioni al centro della contrattazione”
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“Giovani e sindacato: rapporto (im)possibile”. Questo il titolo del Convegno che si è svolto stamattina all’Università di Bergamo per discutere della relazione non sempre facile fra under 35 e organizzazioni sindacali.
All’evento realizzato dall’Adapt, l’associazione fondata da Marco Biagi attiva nella ricerca sui temi delle relazioni industriali e del lavoro, ha partecipato anche il Coordinatore Nazionale dei Giovani della FABI; Mattia Pari, unico invitato in qualità di rappresentante del mondo del credito.
Oltre a lui erano presenti i responsabili giovanili dei sindacati confederali e Francesca Sperotti, Responsabile Relazioni internazionali dell’Adapt, nelle vesti di organizzatrice dell’evento.
Davanti a una nutrita platea di dottorandi universitari, i sindacalisti si sono interrogati su cosa pu ò fare il sindacato per i giovani e viceversa, soprattutto alla luce della crisi di fiducia che sta investendo le associazioni dei lavoratori tra le nuove generazioni.
Una disaffezione, da cui, tuttavia, il settore del credito sembra essere immune. “La percentuale di under 35 iscritti al nostro sindacato”, ha infatti ricordato Pari, “coincide con quella dei giovani occupati nel nostro comparto. Il che significa che abbiamo mantenuto la rappresentanza”.
Risultati ottenuti grazie all’impegno che la FABI, sindacato leader del settore, ha messo in campo per le nuove generazioni, intercettandone i bisogni e traducendoli in proposte concrete poi recepite dalla contrattazione di categoria, attraverso un duro lavoro di negoziazione.
Pari ha, quindi, citato l’esempio del Fondo per la nuova occupazione, fortemente voluto dai sindacati bancari e istituto nell’ultimo accordo di rinnovo del Contratto Nazionale.
“Questo Fondo, unico nel suo genere e completamente autofinanziato dal settore, con un forte contributo dei top manager, consentirà entro l’anno quasi 4mila assunzioni e stabilizzazioni di giovani bancari, di cui 900 già realizzate”, ha spiegato il Coordinatore.
E anche per il futuro, la FABI ha confermato la sua attenzione agli under 35 mettendo al centro della trattativa sul rinnovo del Contratto Nazionale la proposta di un nuovo modello di banca, che crei ulteriori opportunità di lavoro.
Tutte iniziative che sono state rese possibili anche grazie a un’attiva partecipazione dei giovani al sindacato.
Perché, come ha ricordato Pari, “Siamo noi gli artefici del nostro futuro e noi dobbiamo essere i principali portavoce delle rivendicazioni dei coetanei in sede di trattativa.”
Bergamo 11/04/2014
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