Firmato accordo banca sindacati: finalmente i 300 dipendenti del Gruppo austriaco avranno una loro contrattazione di secondo livello. Simonetti: "Ora auspichiamo l'inizio di una nuova fase nei rapporti tra azienda e lavoratori"
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HYPO ALPE ADRIA BANK, PRIMO CONTRATTO INTEGRATIVO PER I LAVORATORI

Firmato accordo banca sindacati: finalmente i 300 dipendenti del Gruppo austriaco avranno una loro contrattazione di secondo livello. Simonetti: “Ora auspichiamo l’inizio di una nuova fase nei rapporti tra azienda e lavoratori”
HYPO ALPE ADRIA BANK, PRIMO CONTRATTO INTEGRATIVO PER I LAVORATORI

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Gli oltre 300 lavoratori di Hypo Alpe Adria Bank hanno ottenuto il loro primo Contratto Integrativo aziendale.
Grazie all’accordo raggiunto dai sindacati con la Direzione Generale, i dipendenti della banca austriaca per la prima volta potranno disporre di una contrattazione di secondo livello, valida fino al 31 dicembre del 2016.
L’intesa, arrivata dopo una lunga trattativa, disciplina diverse materie, come ad esempio la previdenza integrativa, a cui avranno diritto anche i lavoratori con contratto a tempo determinato della durata di oltre 6 mesi, l’assistenza sanitaria e i buoni pasto.
Nell’ambito dell’accordo, sono state, inoltre, previste: una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro per chi ne faccia richiesta, una polizza infortuni totalmente a carico dell’azienda per gli addetti e una giornata di permesso retribuito in più rispetto a quanto giù autorizzato dal Contratto Nazionale.
Infine, la banca si è impegnata a predisporre, di concerto con i rappresentanti sindacali, piani di formazione ad hoc e a valutare la possibilità di concedere il part time a persone con particolari esigenze familiari.
Il Contratto Integrativo è stato approvato dall’unanimità dai lavoratori nelle assemblee che si sono concluse lo scorso venerdì.
Soddisfatti i sindacati:
“Finalmente, dopo una lunga e difficile trattativa”, ha dichiarato Nicoletta Simonetti, Coordinatrice FABI di Hypo Alpe Adria Bank, “siamo riusciti a ottenere per i lavoratori un quadro organico di regole su materie decisive come la previdenza complementare, l’assistenza sanitaria i part time e la flessibilità oraria. Si tratta in assoluto del primo accordo sulla contrattazione integrativa, firmato da quando il Gruppo ha messo radici in Italia. Auspichiamo che l’accordo rappresenti l’inizio di una nuova fase nelle relazioni fra l’azienda e i lavoratori”.
Diverse sono state, negli ultimi anni, le vicissitudini attraversate dalla banca austriaca, con ripercussione soprattutto sulla controllata italiana, messa in vendita dalla casa madre nel 2011 e colpita da una serie di ristrutturazioni, che hanno portato a un dimezzamento degli addetti.
Eppure da settembre, con il cambio della Direzione Generale, sembra che i rapporti tra banca e lavoratori si siano rasserenati, come dimostra l’accordo appena raggiunto.
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