INTESA, I PALETTI DELLA FABI SULL?AZIONARIATO DIFFUSO
Il CEO di Intesa lancia la proposta: azioni ai dipendenti del Gruppo per condividere gli obiettivi del piano industriale. Bossola: “L’iniziativa non pu ò prescindere dal confronto con i sindacati. Garantire eque condizioni di accesso a tutti i lavoratori”
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“La proposta di azionariato diffuso per i dipendenti, avanzata oggi dal CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, non potrà prescindere dal confronto con il sindacato a livello di Gruppo, confronto che dovrà assicurare condizioni di accesso eque per tutti e tutelare comunque tutte le fasce retributive, a partire da quelle più basse che avranno maggior difficoltà ad accedere al progetto aziendale”.
Così Mauro Bossola, Segretario Generale Aggiunto della FABI, ha commentato l’annuncio dal numero uno di Ca’ de Sass sulle colonne del Corriere della Sera.
Messina, in concomitanza con il lancio del Piano di Impresa 2014-17, intende proporre a tutti i dipendenti uno strumento di partecipazione azionaria, per “condividere i risultati e la sostenibilità dei nostri progetti”, come spiegato nell’intervista.
Al dipendente, a seguito dell’assegnazione di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo acquistate sul mercato ad un prezzo scontato rispetto alla quotazione, verr? offerta un’opportunità di investimento pluriennale (Piano di Investimento) con durata allineata al Piano di Impresa; in alternativa a tale opportunità, il dipendente potr? liberamente disporre delle azioni assegnategli.
“Auspico”, ha sottolineato Bossola, “che la proposta venga adeguatamente illustrata e discussa con le Organizzazioni Sindacali aziendali al più presto, e comunque prima della assemblea degli azionisti già convocata per l’8 maggio”.
“Si tratta di un’iniziativa”, ha spiegato il Segretario Generale Aggiunto della FABI, “che nelle intenzioni della Banca dovrebbe permettere il coinvolgimento di tutto il personale negli ambiziosi obiettivi da raggiungere con il piano triennale.
Per il settore bancario, l’assegnazione di azioni ai dipendenti non è una novità assoluta; già altri gruppi bancari italiani come UBI e Banco Popolare si sono mossi su questa linea.
La novità di questa proposta sta nella durata pluriennale del possibile investimento, che segue la vita del piano di impresa appena approvato”.
Roma 16/04/2014
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