Raggiunto l'accordo di rinnovo della contrattazione di secondo livello per i 1500 dipendenti delle BCC del Friuli. L'accordo sarà valido fino al 31 dicembre. Panico: "Arrivati a questo risultato grazie a scioperi e mobilitazione dei lavoratori"
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BCC FRIULI, RESTITUITO L’INTEGRATIVO AI LAVORATORI

Raggiunto l’accordo di rinnovo della contrattazione di secondo livello per i 1500 dipendenti delle BCC del Friuli. L’accordo sarà valido fino al 31 dicembre. Panico: “Arrivati a questo risultato grazie a scioperi e mobilitazione dei lavoratori”
BCC FRIULI, RESTITUITO L'INTEGRATIVO AI LAVORATORI

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Rinnovato il Contratto Integrativo Regionale dei 1500 dipendenti delle BCC del Friuli.
L’accordo è stato raggiunto nella tarda serata di ieri dopo dieci mesi di serrate trattative e a breve sarà sottoposto all’approvazione dei lavoratori nelle prossime assemblee.
Il nuovo contratto, valido fino al 31 dicembre e con clausola di ultrattività per i 9 mesi successivi alla firma del Contratto Nazionale, stabilisce: una base minima per il premio di risultato, che prevede un’erogazione media per dipendente di 1325 euro; la distribuzione di buoni pasto del valore di 7,80 euro; il mantenimento e ampliamento della disciplina degli inquadramenti; il premio di anzianità per tutti, con importo pari ad una mensilità; il mantenimento di provvidenze e istituti di welfare; l’aumento da 60 a 100 euro del contributo per l’Assistenza Sanitaria Integrativa Regionale; permessi di tre giorni in caso di decesso di un parente o per la nascita di un figlio e di 15 ore per visite specialistiche; contributi di 1.000 euro per i neo assunti a tempo indeterminato per quattro anni, di 100 euro annui per la nascita di un figlio per tre anni o per figli in età prescolare.
Una vertenza travagliata quella del Friuli, iniziata lo scorso luglio quando la Federazione delle BCC della regione aveva disdettato il vecchio Contratto Integrativo vigente, facendo venire meno tutte le garanzie della contrattazione di secondo livello.
Da quel momento, la FABI e gli altri sindacati avevano indetto lo stato d’agitazione, proclamando ben due giornate di sciopero il 3 e il 17 marzo.
Mobilitazioni che avevano ottenuto oltre il 75% delle adesioni da parte dei lavoratori delle BCC friulane, a seguito delle quali la controparte aveva fatto un passo indietro riaprendo, all’inizio di aprile, il confronto con i sindacati sul Contratto Integrativo.
“Abbiamo lottato con determinazione affinché la garanzie economiche e normative dei lavoratori delle BCC del Friuli fossero ripristinate”, dichiara Alessandra Panico, Coordinatrice regionale FABI delle BCC del Friuli, “Consideriamo positiva la conclusione di questa vertenza poiché si sono recuperati la gran parte degli istituti del vecchio contratto integrativo, che erano stati cancellati per effetto del vecchio recesso”.
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