FABI, FIBA, FISAC e UILCA raggiungono l'accordo per far fronte alle tensioni occupazionali derivanti dalle riorganizzazioni previste nel piano d'impresa 2013/2015. FABI: "Accordo che tutela tutti, con un occhio di riguardo per le nuove assunzioni"
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DEUTSCHE BANK, FIRMATA L?INTESA SUL PIANO INDUSTRIALE

FABI, FIBA, FISAC e UILCA raggiungono l’accordo per far fronte alle tensioni occupazionali derivanti dalle riorganizzazioni previste nel piano d’impresa 2013/2015. FABI: “Accordo che tutela tutti, con un occhio di riguardo per le nuove assunzioni”
DEUTSCHE BANK, FIRMATA L?INTESA SUL PIANO INDUSTRIALE

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La trattativa è stata lunga e difficile, ma i sindacati sono riusciti ad ottenere da Deutsche Bank garanzie importanti per i lavoratori per far fronte alle tensioni occupazionali derivanti dalle annunciate riorganizzazioni aziendali previste nel piano d’impresa 2013 – 2015.
Un piano che punta all’introduzione ATM di ultima generazione e di un nuovo modello organizzativo degli sportelli della Rete, oltre che all’apertura di una Branch del Consorzio in Polonia.
A margine dell’intesa è stato poi sottoscritto il Protocollo sulle Relazioni Sindacali nel Gruppo Deutsche Bank, fortemente voluto dal tavolo unitario, con il quale vengono garantiti ampi diritti di informativa e contrattazione per le Organizzazioni Sindacali, ma dove, soprattutto, l’azienda si impegna a non operare ulteriori interventi che possano comportare riduzione di organico almeno fino al 31.12.2016.
L’accordo sul piano industriale prevede, invece, esodi volontari e incentivati per 217 lavoratori da realizzare entro giugno 2015.
Per gli esodati è stata prevista una clausola di salvaguardia in caso di variazioni delle norme previdenziali, qualora queste pregiudichino il diritto alla percezione dei trattamenti pensionistici AGO.
Ai lavoratori in questione sarà così garantito il rientro in servizio a tempo determinato per un periodo non superiore a sei mesi o, a scelta dell’azienda, alla collocazione in aspettativa retribuita per il medesimo periodo con la corresponsione di un importo pari all’assegno erogato dal Fondo.
Raggiunta, poi, l’intesa anche su mobilità territoriale (garantito il minor disagio possibile e nuove tabelle per il pendolarismo), formazione per la riqualificazione in mansioni diverse, part time, con impegno dell’azienda a soddisfare almeno 15 richieste oltre i limiti previsti dal Contratto Integrativo Aziendale entro il giugno 2016.
I sindacati hanno anche ottenuto l’impegno da parte dell’azienda a contenere le consulenze esterne.
Infine, buone nuove in tema di assunzioni: l’azienda ha, infatti, confermato l’impegno a proseguire nella politica di nuove assunzioni in relazione allo “sviluppo del business”, anche stabilizzando contratti temporanei.
Per quanto, invece, riguarda il trasferimento di attività lavorative nella Branch di Deutsche Bank Consorzio Polonia, le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la loro contrarietà ed indirizzato una lettera all’azienda nella quale si sottolinea la necessità, nell’ambito di riduzione dei costi, di agire sull’ammontare complessivo del sistema incentivante, sui compensi del management, sulle spese superflue o eccessive e sulla riduzione delle consulenze.
“è un accordo soddisfacente”, commenta il Coordinamento FABI di Deutsche Bank, “che punta a tutelare i lavoratori che vanno in esodo, quelli che restano in servizio, con un occhio di riguardo per le nuove assunzioni. Un altro aspetto rilevante è che finalmente l’azienda ha manifestato l’impegno a ridurre le consulenze e a non effettuare ulteriori tagli al personale. Per quanto ci riguarda, verificheremo attentamente che la banca rispetti quanto concordato”.
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