segreti bancari a cura di Claudia Cervini

Lo scontro nato tra i muri della Bcc di Marcon (Veneto) si trasferisce in Procura. La Fabi di Venezia, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, ha denunciato alla Procura della Repubblica veneziana il dg della banca di credito cooperativo, Massimo Nelti, e il suo vice, Nicola Bernardi.

All'origine del conflitto c'è una proposta di tagli che l'organizzazione sindacale si è rifiutata di firmare. Per questo «la direzione generale ha cominciato a fare forti pressioni sui dipendenti nostri iscritti, affinché si iscrivessero ad altro sindacato e stracciassero la tessera della Fabi», ha affermato in una nota Luciano Marzio, segretario coordinatore della Fabi di Venezia. Non tarda ad arrivare la replica di Nelti che rigetta le accuse dichiarando la direzione generale «estranea». E aggiungendo: «Un confronto partito per il recupero della produttività, che oggettivamente manca, si è trascinato fino a provocare uno scontro privo di senso».

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VENEZIA — La direzione generale della banca di credito cooperativo di Marcon è stata denunciata per minacce dalla segreteria della Fabi, il sindacato dei bancari. Secondo i sindacalisti i vertici dell'istituto avrebbero cominciato a fare indebite pressioni sui dipendenti della banca iscritti alla Fabi perché abbandonassero la rappresentanza dei lavoratori. «La direzione della Bcc ha intimato ai dipendenti di stracciare la nostra tessera - denuncia la Fabi - e di iscriversi alla Fiba Cisl che è disposta ad accordarsi con l'azienda sul taglio degli stipendi ai lavoratori». Lo strappo tra la Fabi e la banca si è infatti consumato una settimana fa a Roma quando è saltato il tavolo nazionale sulla vertenza della Bcc di Marcon dopo il rifiuto del sindacato di firmare un accordo che prevede il taglio del 15% degli stipendi dei 108 dipendenti dell'istituto per i prossimi tre anni. La misura era stata richiesta dall'azienda per ripianare le perdite accumulate nell'ultimo anno, stimate in circa cinque milioni di euro. «Prima di scaricare sui lavoratori gli errori di gestione, la banca dovrebbe interrogarsi su come si è arrivati a un simile deficit di bilancio», conclude la Fabi. RIPRODUZIONE RISERVATA