I lavoratori del Gruppo hanno approvato a larga maggioranza il nuovo Contratto Integrativo Aziendale. Turatello: "Salvaguardata contrattazione di secondo livello. Accordo positivo soprattutto adesso che gli integrativi sono sotto attacco"
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POPOLARE VICENZA, S? A NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO

I lavoratori del Gruppo hanno approvato a larga maggioranza il nuovo Contratto Integrativo Aziendale. Turatello: “Salvaguardata contrattazione di secondo livello. Accordo positivo soprattutto adesso che gli integrativi sono sotto attacco”
POPOLARE VICENZA, S? A NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO

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I 5.500 lavoratori del Gruppo Banca Popolare di Vicenza hanno approvato a larga maggioranza il nuovo Contratto Integrativo Aziendale, sottoscritto da sindacati e azienda lo scorso 28 marzo.
Le assemblee si sono regolarmente svolte su tutto il territorio in cui la banca è presente: da Nord a Sud Italia.
“Siamo soddisfatti che i lavoratori abbiano confermato il loro apprezzamento per l’accordo da noi firmato, che ha salvaguardato il contratto di secondo livello. Un’intesa tanto più importante se si considera che adesso nelle banche la contrattazione integrativa è fortemente sotto attacco “, commenta Mauro Turatello, Coordinatore Nazionale FABI Banca Popolare Vicenza.
Vengono così confermate: l’attuale contribuzione aziendale su assistenza sanitaria e previdenza integrativa, peraltro elevata al 3,5% per gli assunti con contratto d’apprendistato, i permessi, le provvidenze sociali per i lavoratori con figli portatori di handicap.
Ma il Contratto Integrativo, che sarà valido fino al 31 dicembre 2016, introduce anche alcune novità, come ad esempio l’obbligo di accoglimento del part time per lavoratrici madri con figli fino a 3 anni o per i portatori di disabilità e stabilisce nuove agevolazioni per i dipendenti che hanno figli in età scolare.
Regolamentata, infine, la mobilità territoriale e concordati nuovi parametri per l’erogazione del premio aziendale. Previsto, infine, un contributo una tantum di 650 euro per gli impiegati, di 750 euro e 850 per i quadri direttivi rispettivamente di primo e secondo e di terzo e quarto livello.
A margine dell’intesa, è stato poi inserito un accordo sul social hour, assolutamente volontario, che dà la possibilità ai lavoratori di prendere un periodo di assenza dal lavoro dai 3 ai 12 mesi, per particolari motivi familiari, percependo un assegno mensile finanziato dal Fondo di solidarietà.
Vicenza 22/05/2014
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