Salta accordo Federcasse Sindacati sulle agibilità sindacali. La controparte voleva ridurre del 20% le libertà sindacali e limitare i diritti di rappresentanza.Bertinotti: "Atteggiamento inaccettabile. Ora più che mai serve dialogo per governare le difficoltà del settore"
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AGIBILIT? SINDACALI, L?IMBOSCATA DI FEDERCASSE

Salta accordo Federcasse Sindacati sulle agibilità sindacali. La controparte voleva ridurre del 20% le libertà sindacali e limitare i diritti di rappresentanza.Bertinotti: “Atteggiamento inaccettabile. Ora più che mai serve dialogo per governare le difficoltà del settore”
AGIBILIT? SINDACALI, L?IMBOSCATA DI FEDERCASSE

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Federcasse e Sindacati ai ferri corti delle agibilità sindacali. Dopo vari giorni di serrato confronto, l’accordo è saltato perché i rappresentanti del Credito Cooperativo hanno presentato una bozza che interpretava in senso fortemente peggiorativo le previsioni nazionali dello Statuto dei lavoratori sulla rappresentanza.
In particolare Federcasse chiedeva la riduzione media di oltre il 20% delle libertà sindacali, rendendo inoltre in buona misura inutilizzabili anche le ore di permesso, già ampiamente ridotte.
Infine venivano posti dei paletti all’esercizio della Rappresentanza Sindacale Aziendale, che, secondo il testo di Federcasse, per la prima volta doveva ottenere la convalida anche dell’associazione datoriale, limitazione non prevista dalla legge e rigettata persino dalla recente Giurisprudenza.
Posizioni inaccettabili che le Organizzazioni Sindacali hanno rispedito unitariamente al mittente.
“è inconcepibile”, dichiara Luca Bertinotti, Segretario Nazionale della FABI, “come anche in questa occasione Federcasse abbia assunto un atteggiamento per niente costruttivo, rifiutando il dialogo, quanto mai necessario adesso in cui, invece, occorrerebbe una sana concertazione per governare adeguatamente le difficoltà attraversate dal settore e dai dipendenti, evitando di penalizzare sempre e solo i secondi.”
La bozza di accordo presentataci era irricevibile perché ledeva immotivatamente i diritti di rappresentanza dei lavoratori, riportando il settore indietro di oltre 50 anni.
Dopo la disdetta con recesso dai Contratti Collettivi del personale del Credito Cooperativo, questo secondo atto lascia intendere con chiarezza l’apertura di una stagione regressiva della quale non ci rimane che prendere atto”.
Adesso, nella tabella di marcia dei sindacati, c’è l’elaborazione della nuova piattaforma contrattuale dei 37mila lavoratori di categoria, che dovrebbe essere ultimata ai primi di giugno per poi essere sottoposta all’approvazione delle assemblee.
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