CONTRATTO, LA FABI AI BANCHIERI: ?S? A CONFRONTO NO A DIKTAT?
Avviato il confronto sulla nuova piattaforma contrattuale approvata dai lavoratori. Micheli (ABI): “Sì alla rivisitazione della parte normativa del Contratto, ma non ci sono risorse economiche”. Sileoni: “Esplorare tutti gli argomenti”. Prossimo incontro: 18 giugno
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“Siamo disponibili al confronto con l’ABI ma non accettiamo alcun diktat. Per noi rimane valida la piattaforma contrattuale, comprensiva della parte economica, approvata a larghissima maggioranza dai lavoratori. Chiediamo, pertanto, un confronto per esplorare tutti gli argomenti”.
Questo il messaggio lanciato dal Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni, al capo delegazione sindacale dell’ABI, Francesco Micheli, al termine del primo incontro tra sindacati e rappresentanti delle banche, che si è svolto questa mattina in ABI, a Roma, per avviare il confronto sulla nuova piattaforma contrattuale, elaborata dai sindacati e approvata a larghissima maggioranza dai lavoratori nelle assemblee.
Sileoni ha poi sottolineato come un’eventuale rottura delle trattative sarebbe da attribuirsi unicamente all’ABI.
Le parti hanno così calendarizzato tre nuovi incontri per il mese di giugno, rispettivamente il 18, 23 e 30.
LE POSIZIONI. L’avvio delle trattative registra ancora sostanziali distanze. Da una parte l’ABI si è detta disponibile a rivedere l’impianto normativo del Contratto e ad aprire un dibattito sulle nuove professionalità, apprezzando la proposta dei sindacati di un nuovo modello di banca alternativo, dall’altra per ò ha ribadito che non ci sono risorse per aumenti economici nel biennio 2014-15 e che i due livelli di contrattazione non sono oggi più sostenibili.
è toccato poi al Segretario Generale della FABI illustrare la piattaforma contrattuale. “La nostra piattaforma è incentrata sulla difesa del potere d’acquisto dei salari, sul rafforzamento dell’area contrattuale per contrastare le esternalizzazioni, sul rilancio della contrattazione di secondo livello e della nuova occupazione”.
Di qui la proposta di un nuovo modello di banca per creare nuovi posti di lavoro.
“Serve una banca a servizio del paese che allarghi la gamma di servizi, anche di consulenza. Bisogna affrontare preventivamente la questione della banca online che deve creare nuova opportunità di lavoro e non taglio dei costi “.
Infine una provocazione ai banchieri. Al termine del dibattito, Sileoni ha consegnato a Micheli un regalo simbolico: un anemometro. “Questo”, ha detto Sileoni, “vi sarà utile per capire che aria tira nel Paese”.
“Con quale coraggio, infatti,” ha sottolineato il leader della FABI, “si chiedono ai lavoratori sacrifici quando la gestione delle banche, come dimostrano i recenti fatti di cronaca giudiziaria, lascia molto a desiderare”.
Roma 28/05/2014
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