VENETO BANCA, ACCORDO SU NUOVE ASSUNZIONI E SOLIDARIET? DIFENSIVA
FABI e FIBA trovano l’intesa con Veneto Banca ed ottengono 30 nuove assunzioni e la riapertura del Fondo esuberi. Giuseppe Algeri: “Finalmente il dipendente torna ad avere un ruolo centrale”
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Trenta nuove assunzioni a partire dal 15 giugno e solidarietà difensiva nei prossimi 12 mesi. Sono queste le basi fondanti dei due accordi (Protocollo per lo sviluppo sostenibile e Accordo per la solidarietà difensiva) siglati tra Veneto Banca e le Organizzazioni Sindacali del primo tavolo, FABI e FIBA. “Così riaccese le motivazioni delle lavoratrici e dei lavoratori di Veneto banca – hanno commentato dai sindacati – Con questi accordi sono stati, infatti, introdotti forti principi di sostenibilità, responsabilità sociale, riconoscimento dell’elevato contributo professionale dei lavoratori e giusto equilibrio tra etica e business, che dovranno guidare le attività, la crescita e lo sviluppo del Gruppo”.
Per quanto riguarda la fruizione della solidarietà difensiva, circa 11mila giornate nei prossimi 12 mesi, le domande potranno essere presentate entro il 20 giugno; mentre, nel 2015, è prevista la riapertura del fondo esuberi per i lavoratori rimasti esclusi dall’accordo del 2012.
Altro argomento importante su cui i sindacati hanno puntato è quello della richiesta ad un impegno per definire un’adeguata remunerazione all’incremento della redditività. Su questo FABI e FIBA hanno ribadito “la necessità che vengano riconosciuti lo sforzo e il lavoro profuso dalle lavoratrici e dai lavoratori di Veneto Banca nell’anno 2013, anno che è stato contraddistinto da enormi difficoltà e che ha visto tutte le colleghe e tutti i colleghi impegnati a difendere e tutelare l’immagine e la tenuta dell’azienda”.
“Siamo convinti – ha commentato Giuseppe Algeri, Coordinatore FABI Gruppo Veneto Banca – che il giusto riconoscimento del lavoro sia fondamentale e che consenta di rafforzare il senso di appartenenza delle colleghe e dei colleghi, alimentando significativamente la loro motivazione. Gli accordi siglati rimettono finalmente il dipendente in una posizione centrale. Per quanto riguarda le nuove assunzioni, non possiamo che dirci soddisfatti. Da tempo chiedevamo all’azienda di potenziare la rete assumendo giovani colleghi perché già adesso, con gli organici al minimo, è difficile coprire le emergenze. I nuovi assunti, una trentina, – ha concluso Algeri – avranno un contratto a tempo determinato, fino a fine anno, che poi ci impegneremo per fare in modo che venga regolarizzato insieme a quello degli altri lavoratori precari che in Veneto Banca già ci lavorano”.
Montebelluna, 03/06/2014
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