Coordinatore FABI Trento: "Ridotto il costo del personale con incentivi all'esodo, part time e ricollocazione. I lavoratori hanno dimostrato grande responsabilità ed ora ci aspettiamo che le Casse Rurali trentine facciano la loro parte per il risanamento"">

CASSA RURALE DI FOLGARIA, ACCORDO VERSO LA FUSIONE

Coordinatore FABI Trento: “Ridotto il costo del personale con incentivi all’esodo, part time e ricollocazione. I lavoratori hanno dimostrato grande responsabilità ed ora ci aspettiamo che le Casse Rurali trentine facciano la loro parte per il risanamento”
CASSA RURALE DI FOLGARIA, ACCORDO VERSO LA FUSIONE

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In Cassa Rurale di Folgaria i sindacati concludono un accordo che punta alla fusione per il risanamento della banca e per la tutela dei lavoratori.
Gli strumenti messi in campo sono: fondo esuberi per i colleghi che possiedono i requisiti di accesso; incentivi all’esodo per chi intende dimettersi volontariamente e cambiare lavoro; ricerca di possibili ricollocazioni di personale; concessione di part time a tempo indeterminato o a media scadenza; riduzione della prestazione lavorativa e della retribuzione per un numero di giornate necessarie finalizzato all’obiettivo dell’abbassamento dei costi.
“Si tratta di un accordo quadro – ha detto Domenico Mazzucchi, Coordinatore FABI Trento – che nei prossimi mesi sarà affrontato nel dettaglio. Un passo importante per salvare la Cassa, reso possibile grazie al continuo e costante apporto e confronto con i lavoratori, che hanno dimostrato grande senso di appartenenza e di responsabilità”.
Sacrifici indispensabili per il processo di fusione necessario al risanamento dopo l’ispezione di Bankitalia che ha messo a nudo debolezze patrimoniali, nonostante il piano triennale straordinario di salvataggio partito l’anno scorso.
“La situazione è tale – ha detto Mazzucchi – da portare, in assenza di ulteriori interventi straordinari, al commissariamento e alla liquidazione, con conseguenze pesantissime sulla comunità di riferimento e sui 42 lavoratori della Cassa”. L’unica strada per superare questa difficile situazione è la fusione con una Cassa Rurale vicina (in questo senso si è dimostrata interessata la Cassa Rurale Alta Vallagarina).
Affinché il processo sia sostenibile, per ò, e non metta in difficoltà anche la nuova Cassa, la Federazione trentina della Cooperazione ha individuato due precondizioni:
  • cedere tutte le sofferenze e la metà degli incagli ad una società del movimento delle Casse Rurali trentine;
  • ridurre i costi operative, fra cui quelli del personale, per un valore del 30%, corrispondente al costo di 13 lavoratori.
“Abbiamo fatto la nostra parte” – ha concluso Mazzucchi. “Spetta ora al sistema delle Casse Rurali trentine fare la propria sul fronte della pulizia dei crediti. Monitoreremo, inoltre, con grande attenzione il processo di fusione, perché non si producano ripercussioni sui lavoratori di Folgaria e sui colleghi della Cassa Rurale incorporante.
Abbiamo chiesto anche che la Federazione verifichi eventuali responsabilità dei precedenti amministratori e, se ci fossero gli estremi, proponga all’assemblea dei soci un’azione di responsabilità verso gli stessi”.
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