Per tutta la giornata di oggi i dipendenti del Banco di Sardegna, una delle aziende BPER, hanno incrociato le braccia contro la riduzione degli organici e le condizioni di lavoro. Soggiu: "L'azienda prenda atto del malessere dei lavoratori"
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BANCO DI SARDEGNA, I LAVORATORI RISPONDONO IN MASSA ALLO SCIOPERO

Per tutta la giornata di oggi i dipendenti del Banco di Sardegna, una delle aziende BPER, hanno incrociato le braccia contro la riduzione degli organici e le condizioni di lavoro. Soggiu: “L’azienda prenda atto del malessere dei lavoratori”
BANCO DI SARDEGNA, I LAVORATORI RISPONDONO IN MASSA ALLO SCIOPERO

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Una giornata intera per protestare contro gli effetti dell’ultima riorganizzazione, ancor più penalizzante rispetto a quanto previsto dal Piano industriale 2012/2014. Così i lavoratori del Banco di Sardegna, una delle aziende del Gruppo BPER, hanno aderito in modo massiccio allo sciopero di oggi indetto dalla FABI e dalle altre sigle sindacali.
I sindacati contestano all’azienda una cattiva gestione del sistema di valutazione del personale, la riduzione dello standard di sicurezza in numerose agenzie, l’inadeguatezza dei sistemi tecnologici e le pressioni commerciali ormai diventate insostenibili. Inoltre, a non essere più sostenibile, è la forte diminuzione di organici cui si è fatto ricorso, organici diventati ad oggi insufficienti a far fronte alle esigenze sia temporanee sia strutturali.
“L’alta adesione a questo sciopero – ha dichiarato Maria Antonietta Soggiu, Coordinatrice FABI BPER – ci restituisce uno spaccato del malcontento dei lavoratori che hanno dimostrato di condividere con noi le preoccupazioni sul futuro. Oggi è stato dato un segnale forte all’azienda, che deve prenderne atto. I punti salienti su cui stiamo centrando la nostra attenzione sono: la gestione del personale, l’organizzazione del lavoro e le assunzioni. Queste ultime, in particolare, non avvengono se non per brevi periodi. Un vuoto che preclude ai dipendenti la possibilità di partecipare ai corsi di formazione per non lasciare scoperte le filiali. Siamo convinti che il Banco di Sardegna non possa impoverirsi delle sue professionalità e debba, invece, rimanere un punto di riferimento per il credito di tutta la regione. Da parte nostra – ha concluso la Coordinatrice – abbiamo il dovere e il diritto di tutelare la salute dei lavoratori, della nostra banca e del territorio”.
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