Banca Marche al centro dell'incontro tra la Regione e Bankitalia che avverte: "Servono soluzioni rapide per risolvere la crisi". I sindacati esclusi dal tavolo: "Rappresentiamo 3000 lavoratori e ci batteremo per loro e per la territorialità della banca"
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BANCA MARCHE. IL MONITO BANKITALIA: PROPOSTE IN TEMPI RAPIDI

Banca Marche al centro dell’incontro tra la Regione e Bankitalia che avverte: “Servono soluzioni rapide per risolvere la crisi”. I sindacati esclusi dal tavolo: “Rappresentiamo 3000 lavoratori e ci batteremo per loro e per la territorialità della banca”
BANCA MARCHE. IL MONITO BANKITALIA: PROPOSTE IN TEMPI RAPIDI
Sulla vicenda Banca Marche non si pu ò più perdere tempo. Questo il monito di Bankitalia che vuole sul suo tavolo proposte urgenti e concrete per scongiurare la liquidazione e salvaguardare i posti di lavoro.

L'avvertimento è arrivato nei giorni scorsi durante l'incontro che si è tenuto a Roma tra il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il Presidente della Regione, Gian Mario Spacca e il Presidente del Consiglio Regionale, Vittoriano Solazzi. E mentre i tempi stringono, i sindacati lamentano lo scarso coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori che non sono stati invitati al tavolo di confronto. "Un incontro voluto fortemente da noi - ha detto Giuseppe Imperio, Coordinatore FABI Banca Marche - e dal quale siamo stati esclusi senza ragione. Abbiamo chiesto per questo l'incontro di mercoledì 9 luglio con Spacca per essere informati. è scandaloso che nessuno, ufficialmente, abbia coinvolto i rappresentanti dei lavoratori. Qui non si parla solo di scelte imprenditoriali, ma del futuro di 3000 persone e delle loro famiglie". I dipendenti dell'Istituto di credito, infatti, vedono con grande preoccupazione il proprio destino dopo l'amministrazione vigilata terminata a fine ottobre e il seguente commissariamento che scadrà tra qualche mese.

“Persone che vedono un futuro incerto nonostante l’impegno e gli ottimi risultati portati a casa” ha proseguito Imperio. Per quanto riguarda l’incontro, poi, i sindacati tengono a sottolineare l’assenza anche dell’Onorevole Giovanni Legnini, Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze. “Ci sembra un segnale chiaro – ha detto Imperio – dell’autonomia che la Banca d’Italia vuole avere nel gestire la questione. Per quanto ci riguarda faremo il possibile per sollecitare tutte quelle soluzioni concrete entro la fine del commissariamento. Il rischio, in caso contrario, è quello di lasciare carta bianca agli advisor, Sanpaolo e Unicredit. Svendere a grandi gruppi è un elemento di forte preoccupazione. Fondamentale per noi è evitare la chiusura o il ridimensionamento degli sportelli e mantenere la centralità e la territorialità di Banca Marche”.

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