POPOLARE MAROSTICA, LA FABI VUOLE VEDERCI CHIARO SUI CAVALIERI BIANCHI
La FABI sollecita un incontro urgente con il Consiglio d’Amministrazione della banca per potere visionare i piani dei possibili compratori. Mocellin: “Istituto adotti condotta trasparente. Tutelare lavoratori e territorio”
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La FABI chiede un incontro urgente con il Consiglio d’Amministrazione della Banca Popolare di Marostica per poter visionare nel dettaglio le offerte d’acquisto ad oggi pervenute e soprattutto i progetti di rilancio dell’istituto.
“La banca ha chiuso la data room lo scorso 26 giugno e ancora non ci ha convocato per comunicarci i piani industriali dei possibili compratori”, denuncia Ruggero Mocellin, Rappresentante Sindacale Aziendale FABI della Popolare di Marostica.
“Riteniamo questo atteggiamento molto grave e in aperta contraddizione con quel principio di trasparenza che dovrebbe contraddistinguere l’operato di una banca popolare soprattutto nei confronti dei suoi stakeholders.
Ad oggi abbiamo appreso dei nostri cavalieri bianchi (Banca Popolare di Vicenza e Banca dell’Alto Adige, ndr) solo attraverso indiscrezioni di stampa, senza aver alcuna informazione su come eventualmente questi gruppi intendono agire per il rilancio dell’istituto e quali politiche occupazionali intendono adottare. Inoltre vorremmo capire se ci sono le possibilità per continuare a mantenere l’autonomia dell’istituto e attraverso quale modello di banca si intende rendere possibile ci ò”.
“Siamo quindi preoccupati per il futuro dei 400 dipendenti della Gruppo Popolare di Marostica e delle loro famiglie e vogliamo essere messi nelle condizioni di poter avviare un confronto con l’azienda per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Ricordiamo alla banca che, in quanto istituto popolare, ha delle ancora più forti responsabilità verso il territorio e i lavoratori, a cui non pu ò venire meno”, conclude Mocellin.
La Popolare di Marostica, secondo la tabella di marcia stabilita dall’advisor Gualtieri&Associati, ha tempo fino all’8 agosto per sciogliere le sue riserve e decidere se e a quali offerenti vendere il pacchetto di maggioranza delle azioni, così come sollecitato dalla Banca d’Italia.
è stata, infatti, proprio l’Authority a chiedere un anno fa il rinnovo dei vertici e l’arrivo di nuovi azionisti per garantire all’istituto in difficoltà l’afflusso di capitali freschi.
Marostica 17/07/2014
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