BCC DI CARUGATE E INZAGO, CONDANNA CONFERMATA
Il Tribunale di Bergamo dà nuovamente ragione alla FABI e rigetta l’opposizione della banca. All’origine della battaglia legale, le lettere di richiamo contro una rappresentante dei lavoratori, ingiustamente limitata nelle sue prerogative sindacali
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Confermata la condanna per comportamento antisindacale della Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago, colpevole di aver tentato di limitare le prerogative sindacali di una rappresentante della FABI.
Il Tribunale di Bergamo ha, infatti, rigettato l’opposizione della banca ritenendo valida la sentenza di primo grado, con la quale il 5 giugno 2013 lo stesso tribunale aveva dato ragione al sindacato.
La FABI di Lodi aveva fatto ricorso contro la BCC di Carugate e Inzago nel gennaio del 2013. All’origine dell’azione legale una serie di lettere di richiamo che l’istituto aveva notificato a una Rappresentante Sindacale Aziendale della FABI.
In pratica, l’azienda contestava alla donna il fatto che avesse esercitato attività di proselitismo in filiali diverse da quella di appartenenza, arrivando, in una lettera, anche a rilevare i minuti che aveva trascorso in un’agenzia.
Una vera e propria forma d’intimidazione che aveva spinto la FABI di Lodi a citare in giudizio la banca, già in altre occasioni dimostratasi poco rispettosa di lavoratori e sindacalisti.
E così il 5 giugno del 2013 era arrivata la prima sentenza. Secondo i giudici del Tribunale di Bergamo, la banca con le sue due comunicazioni indirizzate alla sindacalista aveva “inteso limitare, senza alcun appiglio normativo, l’ampiezza territoriale del diritto a svolgere attività sindacale della dirigente della FABI di Lodi”.
Di qui la condanna per comportamento antisindacale con obbligo di pagamento delle spese legali, che è stata confermata anche adesso con il rigetto da parte del Tribunale di Bergamo dell’opposizione dell’azienda.
“Siamo molto soddisfatti”, ha commentato a caldo Mario Nava, dirigente sindacale della FABI di Lodi, “questa sentenza dimostra ancora una volta la fondatezza delle nostre argomentazioni. è un provvedimento molto importante che ripristina il diritto all’interno della BCC di Carugate e Inzago e riequilibra i rapporti di forza. I rappresentanti sindacali devono essere messi nelle piene condizioni di svolgere la loro attività nell’esclusivo interesse dei lavoratori, senza illegittimi e deprecabili tentativi d’intimidazione da parte dell’azienda”.
Bergamo 25/07/2014
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