Aggiornata la normativa sulle agibilità sindacali, che era ferma al 2006: i criteri di assegnazione dei permessi proporzionali alla rappresentatività delle singole Organizzazioni. Bertinotti: "Evitate penalizzazioni inaccettabili". Leggi il servizio de Il sole 24 Ore
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FEDERCASSE, ACCORDO SULLE AGIBILIT? SINDACALI

Aggiornata la normativa sulle agibilità sindacali, che era ferma al 2006: i criteri di assegnazione dei permessi proporzionali alla rappresentatività delle singole Organizzazioni. Bertinotti: “Evitate penalizzazioni inaccettabili”. Leggi il servizio de Il sole 24 Ore
FEDERCASSE, ACCORDO SULLE AGIBILIT? SINDACALI

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è stato sottoscritto oggi l’accordo sulle agibilità sindacali tra Federcasse e la maggioranza dei sindacati di categoria.
Vengono così definitivamente aggiornate secondo criteri di equità redistributiva le regole sulle rappresentanza, che erano ferme al 2006.
Le parti hanno così stabilito una razionalizzazione del 10% dei permessi sindacali, contro l’iniziale 25% chiesto da Federcasse.
L’accordo sarà valido fino a tutto il 31 dicembre 2016, e si intenderà prorogato per un ulteriore biennio salvo disdetta anticipata da una delle parti.
è stato inoltre fissato un parametro di assegnazione dei permessi che rispecchia la rappresentatività di ogni singola Organizzazione, tenendo come riferimento il numero di iscritti.
Sopra la soglia del 5% di rappresentatività, ogni sindacato ha diritto a 5 ore di permesso per ogni tesserato, mentre si è concordato che i fruitori di permessi sindacali siano in proporzione il 3% del totale degli iscritti delle loro rispettive Organizzazioni. Un criterio che, dunque, consente ai sindacati più rappresentativi di avere maggiori agibilità, proporzionalmente ai lavoratori rappresentati.
Secondo l’accordo, i titolari dei permessi potranno essere individuati su base aziendale, territoriale e nazionale, i distacchi nazionali saranno invece calcolati per soglie crescenti di rappresentanza e le RSA (Rappresentanze Sindacali Aziendali) saranno individuate in termini di ambito regionale, ferme restando le previsioni dello Statuto dei Lavoratori.
“Con questo accordo abbiamo reso coerente e attuale la normativa di settore sulle agibilità evitando per ò penalizzazioni inaccettabili per le Organizzazioni Sindacali, che avrebbero compromesso il legittimo svolgimento del loro ruolo”, dice Luca Bertinotti, Segretario Nazionale della FABI.
“è un’intesa complessivamente equilibrata, che rispetta la rappresentatività dei sindacati, mettendoli in condizione esercitare la loro attività a tutela dei lavoratori, con autorevolezza e dignità. Adesso la nostra priorità sarà quella di giungere a un accordo sul regolamento del Fondo per la nuova occupazione e sugli assetti contrattuali, per poterci poi pienamente dedicare alla trattativa sul rinnovo del Contratto si categoria”.
E proprio oggi, infatti, le Organizzazioni Sindacali hanno presentato a Federcasse la piattaforma contrattuale approvata dalle assemblee dei lavoratori, che sarà approfondita in uno specifico incontro da fissare alla fine di agosto.
Roma 31/07/2014
IL SOLE 24 ORE venerdì 1 agosto 2014
Le Bcc limano le agibilità del 10%
Cristina Casadei
I 37mila bancari delle Bcc possono cominciare a pensare che in settembre il negoziato per il rinnovo del loro
contratto, scaduto il 30 giugno, disdettato ma con proroga della disdetta fino al 30 novembre, subordinata all’accordo tra le parti di aprile potrà entrare nel vivo. Ieri i sindacati hanno consegnato a Federcasse la piattaforma, ma soprattutto hanno siglato l’accordo sulle agibilità sindacali, quello che ha diviso di più le parti negli ultimi mesi. Man
ca la firma della Uilca che si è riservata di approfondire il testo. «è un buon accordo
-osserva il responsabile delle relazioni sindacali di Federcasse, Marco Vernieri
-al di là degli aspetti quantitativi: le agibilità sindacali erano un elemento che anche simbolicamente aveva rallentato il confronto con i sindacati. Definire e condividere le regole aiuterà la fase di contrattazione complessiva». L’accordo precedente risaliva al 2006 e «necessitava di una revisione profonda -spiega Vernieri – La riduzione che
abbiamo concordato col sindacato è circa del 10%, oltre ad aver posto un limite ai beneficiari dei permessi. Dobbiamo riconoscere la lungimiranza del sindacato che ha accettato un ridimensionamento delle libertà sindacali, ma nell’intesa c’è molto di più». Innanzitutto «un miglioramento in senso qualitativo perché ci permette di definire le regole di costituzione delle rappresentanze sindacali -dice Vernieri -, tenendo conto
delle specificità del nostro sistema, e c’è anche una semplificazione complessiva rispetto all’accordo precedente che era molto articolato e lasciava spazio a interpretazioni non sempre uniformi. E poi la normativa è stata resa più chiara ed efficace».
Nel merito le parti hanno stabilito una razionalizzazione del 10% dei permessi sindacali, contro l’iniziale 25% chiesto da Federcasse. L’accordo sarà valido fino al 31 dicembre 2016, e si intenderà prorogato per un ulteriore biennio salvo disdetta anticipata. è stato inoltre fissato un parametro di assegnazione dei permessi che rispecchia la rappresentatività di ogni organizzazione, tenendo come riferimento gli iscritti. Sopra la
soglia del 5% di rappresentatività, ogni sindacato ha diritto a 5 ore di permesso per ogni tesserato, mentre si è concordato che i fruitori di permessi sindacali siano in proporzione il 3% del totale degli iscritti delle loro rispettive organizzazioni. Un criterio che consente ai sindacati più rappresentativi di avere maggiori agibilità, proporzionalmente ai lavoratori rappresentati. Secondo l’accordo, i ttolari dei permessi potranno essere individuati su base aziendaile, territoriale e nazionale, i distacchi nazionali saranno invece calcolati per soglie crescenti di rappresentanza e le Rsa (rappresentanze sindacali aziendali) saranno individuate in termini di ambito regionale, ferme restando le previsioni dello Statuto dei lavoratori. Molto soddisfatti i sindacati. «Con questo accordo abbiamo reso coerente e attuale la normativa di settore sulle agibilità evitando per ò penalizzazioni inaccettabili per le organizzazioni sindacali, che avrebbero compromesso il legittimo svolgimento del loro ruolo -dice Luca Bertinotti, segretario nazionale della Fabi – è stata rispettata la rappresentatività dei sindacati, mettendoli in condizione di esercitare la loro attività a tutela dei lavoratori, con autorevolezza e dignità». Alessandro Spaggiari, segretario nazionale della Fiba, aggiunge che «nell’accordo ci siamo assunti la responsabilità di ridurre in modo apprezzabile le libertà sindacali respingendo, tuttavia, l’intenzione di azzoppare
definitivamente il sindacato. Ci attendiamo adesso eguale responsabilità da parte di tutti, a partire dai vertici e in proporzione alle possibilità. Ci attendiamo anche una discussione vera sui reali problemi del credito cooperativo nel corso del rinnovo del ccnl la cui piattaforma abbiamo presentato oggi». Per Michele Cervone, coordinatore Fisac delle Bcc, «il tema delle agibilità sindacali andava sgombrato quanto prima dal tavolo perché la commistione di questo tema e del ccnl era un rischio per il rinnovo. Con l’accordo è stato risolto il problema delle regole che sono fondamentali». Martedì nuovo incontro per arrivare a un accordo sugli assetti contrattuali e sul Fondo per la nuova occupazione, per poter poi proseguire all’inizio di settembre con il rinnovo del contratto.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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