SE.BA., ACCORDO SUL FONDO EMERGENZIALE
Siglata l’intesa tra la società di servizi bancari e i sindacati sul Fondo di categoria. I dipendenti dal 1 ottobre avranno 24 mensilità all’80%. FABI: “In questa situazione di criticità non si abbandoni chi per anni ha fatto parte del mondo del credito marchigiano”
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I 26 lavoratori di SE. BA. , società marchigiana di servizi bancari, confluiranno nel Fondo Emergenziale del settore del credito dal 1 ottobre. è quanto stabilito dall’accordo siglato tra l’azienda controllata da KGS e i sindacati di categoria.
SE. BA. chiuderà i battenti il 30 settembre e fino ad allora la società si è impegnata a pagare le mensilità ai dipendenti. Il Trattamento di Fine Rapporto sarà rateizzato in 15 o massimo 20 mesi a seconda dell’importo dovuto. Nello specifico per coloro che hanno maturato un TFR compreso entro i 40 mila euro lordi, le rate mensili saranno di 2.500 euro dalla fine del mese successivo a quello di cessazione del rapporto di lavoro. Tra i 40mila e gli 80mila euro le rate ammonteranno a 3.500 e infine per chi avesse maturato un TFR superiore agli 80mila euro la rata mensile sarà di 5.000. Fino alla data della effettiva risoluzione del rapporto di lavoro, poi, la società si è impegnata a far fruire ai lavoratori tutte le ferie, permessi, ROL e banche ore fino al loro esaurimento. Al momento del licenziamento, tutti i residui saranno pagati unitamente alle competenze di fine rapporto.
E sul Fondo Emergenziale, che coprirà ai lavoratori 24 mensilità all’80%, il sindacato è stato determinante. “Nonostante l’iniziale chiusura dell’azienda a questo tipo di strumento – ha detto Roberto Bachiocco, rappresentante FABI in SE. BA. – siamo riusciti a convincerla della percorribilità di questa strada”. Risultato ottenuto grazie all’intervento delle Segreterie Nazionali dei sindacati di categoria che hanno concordato con ABI le deroghe necessarie all’ingresso nel fondo dei 26 dipendenti. Il precedente accordo prevedeva infatti una proroga del Fondo Emergenziale fino al 30 giugno e allo stesso tempo non è ancora entrato in vigore il decreto attuativo del Ministero. “In questa difficilissima situazione – ha detto Massimo Buonanno, Coordinatore FABI Ancona – siamo riusciti a superare una fase di impasse burocratico che avrebbe privato i lavoratori anche di scivoli emergenziali necessari”. La società infine si è impegnata a segnalare alle società del Gruppo, dandone comunicazione ai sindacati, i profili professionali del personale licenziato per consentirne la valutazione in caso di future esigenze di assunzione. “In questi due anni in cui i dipendenti saranno nel Fondo Emergenziale - ha concluso Buonanno – faremo in modo di sensibilizzare gli istituti locali affinché non dimentichino persone che da oltre 25 anni fanno parte del mondo del credito marchigiano e che hanno prestato un servizio fondamentale con il loro valore aggiunto”.
Ancona 22/08/2014
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