I lavoratori di UCCMB, il ramo di Unicredit addetto alla gestione dei crediti anomali, sciopereranno il 16 ottobre per tutta la giornata contro il progetto di vendita della società.

La decisione è stata presa al termine delle assemblee dei dipendenti che si sono svolte in tutta Italia nelle ultime due settimana e che si e si sono concluse oggi a Roma.

Lo sciopero è stato proclamato unitariamente dai sindacati e si svolgerà nello stesso giorno in cui il Consiglio d’Amministrazione di Unicredit sarà chiamato a valutare le due offerte rimaste, quella della cordata Fortress-Italfondiario-Prelios e quella del fondo texano Lone Star.

“Non escludiamo iniziative eclatanti”, spiega Marco Muratore, della Segreteria di Coordinamento FABI Unicredit, “perché di fronte all’incertezza crescente sul futuro dei 700 lavoratori di UCCMB nessuno ha fornito alcun chiarimento. Chiediamo per loro le dovute garanzie contrattuali e occupazionali di lungo termine, già previste in passato in analoghe situazioni affrontate dal Gruppo Unicredit. Rimaniamo comunque contrari a questo tipo di operazioni meramente speculative e dannose a livello industriale, vista anche la particolare delicatezza dell’attività che si intende cedere”, conclude Muratore.

Nei giorni scorsi i sindacati hanno interessato alla vicenda anche il Governo, in considerazione del fatto che dietro l’eventuale acquisto della società potrebbe non esservi alcun disegno di sviluppo dell’attività nel nostro Paese.

Preoccupa inoltre la formula tecnica con la quale si procederà alla cessione, perché in caso di cessione completa o parziale del pacchetto azionario, l’attivazione di procedure sindacali a tutela dei lavoratori non è automatica, come nel caso delle cessioni di ramo d’azienda.

Verona 01/10/2014