CARIGE, VIA LIBERA ALL?ACCORDO: ESODI INCENTIVATI E PREMIO
Le Organizzazioni Sindacali trovano l’intesa con l’azienda ed ottengono esodi incentivati per i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici e un premio per i dipendenti che rimarranno in azienda
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Dopo mesi di trattative, i sindacati la spuntano ed ottengono esodi incentivati per i 600 lavoratori dichiarati in esubero dalla banca. Il tavolo era saltato ad agosto quando l’istituto di credito aveva fatto presente alle Organizzazioni Sindacali che non vi erano margini per arrivare ad un accordo condiviso secondo le richieste dei rappresentanti dei lavoratori. Ricordiamo che dal piano industriale risultavano in eccedenza 1200 dipendenti che, in base all’intesa raggiunta, verranno gestiti per metà tramite processi di riconversione e riqualificazione professionale, mentre le restanti 600 unità tramite esodi volontari ed incentivati fino al 2018. Per tutti i lavoratori che aderiranno saranno, inoltre, garantiti:
- copertura della Polizza sanitaria per tutto l’anno in cui avviene l’uscita. Per l’anno solare successivo a quello di cessazione potranno continuare ad aderire alla Polizza alle stesse condizioni in essere al personale in servizio. Per gli anni solari seguenti, e fino a quello di compimento del settantesimo anno di età, potranno continuare ad aderire alla Polizza con premio interamente a loro carico;
- mantenimento delle condizioni agevolate sui finanziamenti e sui rapporti in essere.
“Abbiamo cercato di raggiungere un equilibrio tra i colleghi che avevano le condizioni per aderire all’esodo e i dipendenti che invece rimarranno in servizio – ha spiegato Stefano Seghezza, Coordinatore FABI Gruppo CARIGE – L’azienda si è presentata in trattativa esponendo una situazione critica del Gruppo, ma siamo comunque riusciti ad ottenere l’incentivo all’esodo, che non voleva essere riconosciuto, e un premio per quei lavoratori che rimarranno in azienda. Possiamo senz’altro dire che si tratta di un accordo soddisfacente grazie al quale – ha concluso Seghezza – siamo riusciti a salvaguardare anche alcune voci del CIA che l’azienda aveva intenzione di azzerare per intero”.
Inoltre, rimane fermo l’impegno dell’assunzione di 150 giovani, anche con utilizzo di part time, così come previsto nel Piano industriale.
Genova, 06/10/2014
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