Grande partecipazione di pubblico e, soprattutto, elevato spessore degli interventi al Convegno organizzato dalla FABI di Salerno il 9 e 10 ottobre. Patrocinato dal Comune e con l’intervento di Università, Associazioni imprese, Diocesi Salernitana, Organizzazioni sindacali confederali, Organizzazioni del terzo settore (ACLI) e rappresentanti delle Istituzioni, fra cui la Direzione Provinciale del Lavoro, il Convegno ha registrato la presenza della Segreteria Nazionale della FABI, nella persona di Giuseppe Milazzo, e del Responsabile del competente Dipartimento Welfare, Vincenzo Saporito.

Il Welfare trae le proprie radici dal mondo del lavoro, attraverso la nascita di forme solidaristiche fra lavoratori, nate per tutelarsi da eventi indesiderati quali la perdita del posto di lavoro, la malattia, l’invalidità, la sussistenza durante la vecchiaia. L’arretramento dei livelli di copertura da parte dello Stato e la possibilità di coprire nuovi bisogni emergenti hanno contribuito all’affermazione del cosiddetto secondo Welfare, che non è in contrapposizione al primo ma, insieme allo stesso, va a costituire quello che sempre più spesso ormai viene definito Welfare integrato.

Ancora una volta forme innovative di assistenza ai lavoratori si affermano grazie alle relazioni industriali. Il mondo del credito, con la FABI in prima linea, costituisce senz’altro uno dei settori all’avanguardia in materia di politiche per la difesa e lo sviluppo dell’occupazione. Sono questi alcuni dei concetti espressi nell’intervento centrale della prima giornata, tenuto da Vincenzo Saporito, che ha portato ad esempio le due “leve” per la politica occupazionale di categoria: il fondo di sostegno al reddito e il fondo per l’occupazione, nato con l’ultimo contratto nazionale e già operativo. Proprio quest’ultimo, erogando un contributo maggiorato per le regioni del Sud, ha fatto da stimolo alla nuova occupazione che ha toccato punte del 28% proprio nelle regioni del Mezzogiorno.

L’intervento è stato preceduto dal lungo ed articolato discorso del Sindaco di Salerno, De Luca, che ha rimarcato che iniziative come quella del Fondo per l’occupazione devono essere prese ad esempio e fatte conoscere. De Luca ha poi ribadito la necessità di una politica che agisca da supporto e non da freno alle iniziative di sviluppo.

Tutti i relatori presenti hanno convenuto sulla necessità di dare avvio ad iniziative concrete a favore dei lavoratori, senza attendere interventi di sostegno economico da parte dello Stato -pure ritenuto opportuno quale leva di sviluppo dell’economia-, in sinergia con le Amministrazioni locali disponibili.

A prendere parola in rappresentanza della Segreteria Nazionale della FABI è stato Giuseppe Milazzo. Nel portare i saluti del Segretario Generale, Lando Sileoni, impossibilitato a partecipare per impegni connessi al rinnovo dei Contratti Nazionali, Milazzo ha articolato il proprio intervento su quanto è già stato fatto nel settore del credito. “La FABI non ha paura del cambiamento. Noi il cambiamento nel nostro settore lo abbiamo già realizzato. Nella trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale in corso, abbiamo sfidato l’ABI a misurarsi con un nuovo modello di Banca, al servizio del Paese, dei territori e dell’occupazione, anziché della finanza e della speculazione”.

Il Coordinatore della FABI di Salerno, Egidio Cerino, ha infine chiuso i lavori, illustrando alla platea l’iniziativa dell’Osservatorio e del Fondo per l’Occupazione Territoriale, con sede presso l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Salerno, che vede tra le Associazioni promotrici la FABI insieme all’Università, il Comune, le altre Organizzazioni sindacali e di rappresentanza delle aziende del territorio, nonché del terzo settore.

Salerno 11/10/2014