Presidio di lavoratori e sindacalisti davanti alla torre Unicredit, a Milano, contro la cessione del ramo d'azienda addetto alla gestione dei crediti problematici a fondi americani. In contemporanea, ha scioperato il 90% dei dipendenti. FABI: "Svendete le eccellenze"
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UCCMB, FABI IN PIAZZA CONTRO LA VENDITA

Presidio di lavoratori e sindacalisti davanti alla torre Unicredit, a Milano, contro la cessione del ramo d’azienda addetto alla gestione dei crediti problematici a fondi americani. In contemporanea, ha scioperato il 90% dei dipendenti. FABI: “Svendete le eccellenze”
UCCMB, FABI IN PIAZZA CONTRO LA VENDITA

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La FABI in piazza per dire no alla cessione a fondi d’investimento americani di UCCMB, il ramo d’azienda del Gruppo Unicredit addetto alla gestione dei crediti problematici.
Si è svolto questa mattina a Milano, in piazza Gae Aulenti, davanti al quartier generale Unicredit, il presidio di sindacalisti e lavoratori contro la vendita della società. In lizza come possibili acquirenti ci sono i due fondi d’investimento statunitensi: Fortress Prelios e Lone star, che oggi e domani incontreranno l’azienda per stringere sui tempi dell’operazione.
In contemporanea al sit in, oltre il 90% dei dipendenti ha scioperato, aderendo alla mobilitazione promossa unitariamente dai sindacati.
“Ghizzoni: stop alla cessioni” e ancora: “vendete le sofferenze. Svendete le eccellenze”. Queste le parole impresse sugli striscioni che campeggiavano davanti alla torre Unicredit, dove nel frattempo si stava svolgendo il Consiglio d’Amministrazione del Gruppo.
“Di fronte all’incertezza crescente sul futuro dei 700 lavoratori di UCCMB nessuno ha fornito alcun chiarimento”, ha denunciato Maura Facciolongo, Rappresentante Sindacale Aziendale FABI in UCCMB, “Chiediamo per loro le dovute garanzie contrattuali e occupazionali di lungo termine, già previste in passato in analoghe situazioni affrontate dal gruppo Unicredit. Rimaniamo comunque contrari alla vendita di UCCMB, un’operazione che riteniamo meramente speculativa e dannosa a livello industriale, vista anche la particolare delicatezza dell’attività che si intende cedere”.
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