ABI, SILEONI: CONTRATTO NAZIONALE NON SI TOCCA
La FABI rispedisce al mittente la proposta di ABI di trasferire argomenti di pertinenza del Contratto Nazionale alla contrattazione aziendale. La trattativa proseguirà il 29 ottobre, il 5, il 6 e il 13 novembre. Sileoni: “Vogliamo il rinnovo al più presto”
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“Riteniamo inaccettabile la proposta, avanzata oggi dal Presidente del Comitato Affari Sindacali e Lavoro dell’ABI, Alessandro Profumo, di trasferire argomenti di pertinenza del Contratto Nazionale alla contrattazione aziendale, in cambio di una generica disponibilità a riconoscere quanto dovuto ai lavoratori in base all’andamento dell’inflazione”.
Così Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, ha commentato l’incontro che si è svolto oggi a Roma, nell’ambito della trattativa di rinnovo del Contratto Nazionale che riguarda circa 309mila lavoratori del credito.
“Non si pu ò accettare uno scambio preventivo tra recupero dell’inflazione e trasferimento delle competenze del Contratto Nazionale a quello aziendale, perché ci ò significa snaturare il Contratto Nazionale e non garantire economicamente e normativamente tutti i lavoratori del settore, con l’obiettivo delle banche di diversificare i trattamenti economici da un istituto all’altro.
Pertanto vogliamo conoscere nei prossimi giorni la posizione di ABI su ogni singola richiesta presente nella nostra piattaforma contrattuale, riservandoci una valutazione politica soltanto quando le banche avranno scoperto tutte le loro carte. La strada resta in salita e il tempo diminuisce: vogliamo al più presto un nuovo contratto per i bancari”, ha detto Sileoni.
Durante il confronto con i sindacati, Profumo ha dichiarato che alcune componenti economiche del Contratto sono completamente da rivedere al fine di non avere elementi di automatismo, come ad esempio agli scatti d’anzianità, e che l’ABI non ha intenzione di accettare le dinamiche automatiche del costo del lavoro, ribadendo di essere intenzionata a puntare sulla contrattazione di secondo livello a scapito di quella nazionale, oltre a sottolineare che l’occupazione del settore scenderà in modo consistente nel prossimo futuro, anche alla luce delle possibili nuove aggregazioni.
Al termine della riunione, l’ABI ha comunque manifestato la sua disponibilità a dare una risposta a tutte le questioni sollevate dal sindacato, nella prossima riunione del 29 ottobre, alla quale seguiranno altri tre incontri: il 5, il 6 e 13 novembre.
Roma 27/10/2014
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