CONTRATTO BCC, FEDERCASSE FA UN PASSO INDIETRO SULLA DISDETTA
Prorogata al primo febbraio la disdetta del CCNL del Credito Cooperativo. Ci ò significa che l’impianto contrattuale resterà valido e che la trattativa di rinnovo proseguirà. Bertinotti: “Bene così. Ora si entri nel merito degli argomenti senza prove di forza”
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Federcasse fa un passo indietro e proroga la disdetta del Contratto Nazionale dei 37mila lavoratori del Credito Cooperativo al primo febbraio del 2015.
Ci ò significa che l’impianto contrattuale, contrariamente ai vecchi termini di scadenza fissati al primo novembre, continuerà a rimanere in piedi in modo tale da consentire la prosecuzione delle trattative di rinnovo del Contratto.
Una decisione presa dal consiglio nazionale di Federcasse, riunito ieri a Roma, e più volte sollecitata in queste ultime settimane dalle Organizzazioni Sindacali, FABI in primis.
“Prendiamo atto che in Federcasse ha prevalso il buonsenso, perché un disdetta del Contratto sarebbe stata scelta controproducente non solo per i lavoratori ma per la tenuta delle stesse Banche di Credito Cooperativo”, ha dichiarato Luca Bertinotti, Segretario Nazionale della FABI.
“Adesso per ò rimane improrogabile la necessità di entrare realmente nel merito degli argomenti della piattaforma contrattuale, senza ulteriori reticenze e inopportune prove di forza da parte di Federcasse. Serve una visione lungimirante e complessiva per costruire un nuovo Contratto che tuteli i lavoratori e rilanci davvero il settore, valorizzandone le specificità, senza mortificare le tante professionalità che quotidianamente mettono il loro impegno al servizio del movimento”.
Roma 31/10/2014
IL SOLE 24 ORE venerdì 31 ottobre 2014
CREDITO COOPERATIVO
Le Bcc prorogano la disdetta del contratto che interessa 37mila bancari fino all’1 febbraio 2015. La precedente proroga scadeva oggi, ma l’accordo per il rinnovo è lontano. Così ieri il Consiglio nazionale di Federcasse «alla luce della posizione di chiusura assunta dai sindacati, indisponibili a cogliere la rilevanza dei temi oggetto di confronto e la necessità di impostare su nuove basi il sistema di relazioni sindacali, ha
confermato la disapplicazione dei Contratti collettivi nazionali di lavoro (per i dirigenti, i quadri direttivi e le aree professionali), rinviandone gli effetti all’1 febbraio 2015», spiega una nota. «Il tempo intercorrente fino a quella data vedrà l’approfondimento dell’impatto dei temi e degli istituti connessi alla medesima disapplicazione» prosegue. I sindacati apprezzano che «in Federcasse abbia prevalso il buonsenso: una disdetta sarebbe stata controproducente non solo per i lavoratori ma per la tenuta delle stesse banche di credito cooperativo», dichiara Luca Bertinotti, segretario nazionale Fabi. «Ribadisco la disponibilità ad affrontare le criticità, ma senza scaricare sul lavoro le inefficienze e gli errori di altri», afferma Alessandro Spaggiari, segretario nazionale Fiba Cisl. «Non ci sottraiamo al confronto ma non accettiamo pregiudiziali e/o giudizi liquidatori sulla piattaforma sindacale», aggiunge Michele Cervone, Fisac Cgil. Giuseppe Del Vecchio, Uilca, osserva che i sindacati «non si sono mai sottratti a un serio confronto».
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