CONTRATTO IL NO DELLA FABI SULLA STAMPA
"La piattaforma dell'ABI è politicamente inaccettabile". Leggi la dichiarazione del leader della FABI, Lando Maria Sileoni, su Il Sole 24 Ore, Milano Finanza, La Stampa, Libero, Il Giornale di Brescia, Il Corriere di Siena, Brescia Oggi, Il giornale di Vicenza e L'Arena
MF-MILANO FINANZA giovedì 6 novembre 2014
Si tratta su Inflazione, area contrattuale e inquadramenti - Passi avanti sul contratto bancari
di Antonio Satta
A leggere le dichiarazioni sindacali, la riunione di ieri con la delegazione dell'Abi sul rinnovo del contratto di lavoro, non dovrebbe essere andata bene. La contro piattaforma delle aziende, presentata ieri dal capo delegazione dei banchieri, Alessandro Profumo, è stata definita «politicamente inaccettabile» da Lando Maria Sileoni, segretario della Fabi, il maggior sindacato di categoria, ma l'impostazione di Profumo è stata respinta anche da Uilca, Fisac-Cgil e dalle altre rappresentanze. Del resto nelle cinque pagine consegnate ufficialmente ieri, ma inviate ai sindacati già qualche giorno fa, ci sono passaggi difficili da digerire, come quello sul rapporto tra dinamica salariale e occupazione, a proposito del quale l'Abi ribadisce che «il costo del lavoro non pu ò crescere e, allo stato, non è possibile assumere impegni a livello nazionale a garanzia dell'occupazione».
Eppure l'impressione comune è che ieri siano stati fatti dei passi avanti, e non solo perché tutte le parti in campo hanno ribadito che vogliono continuare a trattare e se possibile chiudere anche il contratto entro la fine del mese, e comunque ben prima di Natale. I passi avanti sembrano esserci stati su questioni non di poco conto, come l'area contrattuale, il recupero dell'inflazione e gli inquadramenti.
L'Abi nel suo documento ha riconosciuto «la centralità del contratto nazionale», che va per ò considerato come la cornice «nella quale definire i trattamenti economici e quelli normativi di base». Il contratto nazionale avrà una validità di tre anni, sia per la parte normativa che per quella economica, e prevederà anche «un adeguato sistema di contrattazione a livello aziendale e di gruppo». L'Abi, insomma, accetta che i meccanismi siano definiti centralmente anche per le trattative aziendali, a patto che si valorizzi «il ruolo della negoziazione di secondo livello, quale unica sede nella quale intercettare le esigenze specifiche delle singole realtà in funzione delle diverse scelte strategiche e organizzative, nel rapporto con la clientela e nell'offerta di prodotti e servizi, cui deve anche conseguire la possibilità di riconoscimenti, in base alle specifiche performance, a fronte di reali incrementi di redditività e produttività». Il documento di Profumo va pure oltre, precisando che eventuali disponibilità economiche non potranno che essere valutate a livello aziendale o di gruppo a fronte di oggettivi e misurabili incrementi di produttività e redditività, sulla base di principi e criteri generali declinati in sede nazionale, che contemplino anche la possibilità di utilizzare forme di partecipazione agli utili e di destinare quote a welfare aziendale». I sindacati, insomma, sanno bene che con questo contratto non potranno portare a casa aumenti generali per tutti e infatti si stanno concentrando sul recupero dell'inflazione, solo che loro avevano calcolato una rettifica del 6,05% (sceso poi al 4,95%) che comprenda anche l'anno 2011, quello precedente al rinnovo fatto nel 2012. L'Abi aveva replicato con un incremento massimo dell'1,85% e l'esclusione del 2011, ma ieri, secondo alcune fonti, avrebbe per la prima volta offerto la disponibilità a ritoccare la percentuale. E non è l'unica apertura. I banchieri sono disposti anche a mantenere l'attuale disciplina dell'area contrattuale, a patto che si estenda l'utilizzo dei contratti complementari per le attività parabancarie, e crescano i rapporti di lavoro autonomo per gli addetti alla rete. L'ultima apertura riguarda gli inquadramenti. Anch'essi verranno definiti nella cornice nazionale, ma l'Abi non transige sulla necessità di ridurne il numero. Oggi esistono 4 aree e 13 livelli retributivi. Per i banchieri i livelli non devono essere più di 6. Inoltre vogliono avere maggiore flessibilità nell'utilizzo del personale, «con particolare riguardo ai quadri direttivi, considerata la numerosità degli stessi (oltre il 40%)». La prossima riunione del tavolo generale è in programma per il 13 novembre, e nei giorni successivi sono previste le riunioni degli organismi nazionali dei sindacati. L'impressione è che ora si faccia veramente sul serio. (riproduzione riservata)
IL SOLE 24 ORE giovedì 6 novembre 2014
Tecnici Abi al lavoro sul contratto - Gli istituti pronti a «spiegare» la propria piattaforma alle sigle
Cristina Casadei
I tecnici di Abi sono al lavoro sul contratto. Entro il 13 novembre, la data del prossimo incontro, i sindacati hanno chiesto che si faccia maggiore chiarezza sul documento scritto consegnato ieri dalle banche (si veda il Sole 24 Ore del 30 ottobre) ai sindacati, in modo che si possa costruire il negoziato e capire le convergenze tra la piattaforma approvata dai lavoratori e quella delle banche. Il 18 e 19 novembre i sindacati hanno convocato i direttivi e vogliono presentarsi di fronte ai delegati con un quadro chiaro. Le aziende hanno ribadito che la situazione attuale rende impossibile prendere impegni su costo del lavoro e garanzia dell'occupazione. Secondo i banchieri, proprio per questo, spetta ai sindacati illustrare le loro posizioni e chiarire se intendano costruire assieme un percorso di stabilità per il futuro riempiendo di contenuti la cornice del contratto nazionale sui singoli temi.
Con una chiara suddivisione dei rispettivi compiti, il negoziato va avanti. Abi ha dato disponibilità a declinare meglio nel dettaglio le tecnicalità della propria piattaforma mettendo al lavoro i tecnici, i sindacati a fare la loro parte in un clima, per ora, senza strappi. Il presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro di Abi, Alessandro Profumo, che ci ha tenuto a sottolineare come la vicenda Mps non influenzi in alcun modo il negoziato, ha ribadito il ruolo del contratto nazionale e secondo quanto riferiscono fonti sindacali avrebbe detto di voler dimostrare che il ccnl è il punto di riferimento politico.
Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, parla di «tatticismi dell'Abi, che non scopre le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell'inflazione, la definizione dell'area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttività delle varie aziende e gruppi». «La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile ed abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese, - aggiunge Sileoni - di voler continuare il dialogo. Il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione». Per Giulio Romani (Fiba), «Abi torna a ribadire che non ci sono spazi per le dinamiche salariali a livello nazionale e lo spostamento sul secondo livello di contrattazione di materie di pertinenza nazionale. Se, come ha convenuto Abi, si deve tenere conto delle reciproche priorità, pretendiamo risposte chiare ed esigiamo garanzie e tutele a livello nazionale». Agostino Megale (Fisac) chiede all'Abi di «superare i pregiudizi e di cambiare posizione, altrimenti il negoziato non decolla e non va lontano. Il nostro obiettivo è fare il contratto con il consenso dei lavoratori e delle lavoratrici. Per questo serve un negoziato vero e serve riconfermare la centralità del contratto nazionale. In ogni caso un contratto si fa col negoziato e se non basta valuteremo unitariamente le azioni da fare». Massimo Masi (Uilca) aggiunge che «il 13 novembre i sindacati si aspettano risposte precise su tutti i capitoli principali della piattaforma».© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA STAMPA/SU 16 EDIZIONI giovedì 6 novembre 2014
sindacati, è stallo sul contratto
Resta in stallo la trattativa per il rinnovo del contratto degli oltre 300 mila bancari italiani. Al termine dell’ incontro tra i sindacati e la delegazione dell’ Abi guidata da Alessandro Profumo, in cui è stato analizzato il documento con i punti che i banchieri ritengono irrinunciabili, l’ accordo resta lontano. Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, ha definito la piattaforma dell’ Abi «politicamente inaccettabile», con distanze «assolutamente rilevanti». «Per fare il contratto Abi deve cambiare le sue posizioni e rimuovere le pregiudiziali», ha detto Agostino Megale, leader della Fisac- Cgil mentre Massimo Masi, numero uno della Uilca, auspica che nel prossimo incontro, il 13 novembre, arrivino «risposte precise sui principali capitoli».
CORRIERE DI SIENA giovedì 6 novembre 2014
Fabi “Piattaforma Abi politicamente inaccettabile
SIENA “Lagiornatadi ieri è stata contraddistinta ancora una volta da tatticismi dell’ Abi, che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’ inflazione, la definizione dell’ area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttività delle varie aziende e gruppi”. Così Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, ha commentato l’ incontro che si è svolto ieri in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell’ ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312. 000 lavoratori bancari italiani. Durante l’ incontro, l’ Abi ha presentato un documento
nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro. “La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile”.
nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro. “La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile”.
GIORNALE DI BRESCIA giovedì 6 novembre 2014
Tra Abi e sindacati le distanze sono « abissali » Ieri l’ ennesimo incontro: Fiba, Fabi e Fisac giudicano la piattaforma inaccettabile
ROMA Una trattativa in stallo. Cos ì i sindacalisti definiscono l’ incontro in Abi sul documento messo nero su bianco dai banchieri e che indica i punti irrinunciabili delle aziende per arrivare al rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309 mila addetti del settore. La trattativa attraverser à un passaggio delicato la prossima settimana quando la delegazione Abi, guidata da Alessandro Profumo, dovr à indicare in dettaglio quali contenuti ritiene vadano inseriti nel contratto nazionale. « Le distanze al momento continuano ad essere incolmabili » afferma il segretario generale della Fiba Cisl Giulio Romani. L’ Abi insiste sulla mancanza di spazi per aumenti salariali a livello nazionale (solo il recupero dell’ inflazione calcolata in un complessivo 1, 85%, ndr) e lo spostamento sul secondo livello di contrattazione di materie di pertinenza nazionale. Anche il segretario della Fisac Cgil, Agostino Megale, è molto critico: « Per fare il contratto Abi deve cambiare le sue posizioni e rimuovere le pregiudiziali e avviare un negoziato vero che oggi appare impraticabile, viste le distanze abissali tra la nostra piattaforma e il loro documento ». La piattaforma Abi sul contratto « è politicamente inaccettabile » per il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni. Il sindacato « in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese » ha ribadito di voler « continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni».
L’ARENA giovedì 6 novembre 2014
SINDACA TO. L’ Abi: no rincari a costo del lavoro Contratto dei bancari: trattativa in stallo
ROMA – Trattativa in stallo quella sul contratto nazionale del credito. L’ Abi vuole «i trattamenti economici minimi e quelli normativi di base» con l’ obiettivo di valorizzare la contrattazione di secondo livello. Nell’ incontro di ieri l’ Abi, rappresentata da Alessandro Profumo, ha consegnato ai sindacati il documento di cinque pagine con le posizioni delle banche. Le banche, spiega l’ Abi nel documento, ritengono che si dovrà innovare molto nel nuovo contratto riguardo ai capitoli dell’ area contrattuale e degli inquadramenti. Abi chiede tra l’ altro «l’ utilizzo più ampio di rapporti di lavoro autonomo per gli addetti alla rete». Per gli inquadramenti si fa notare che l’ attuale impianto (4 aree e 13 livelli retributivi) «risulta obsoleto e non più rispondente alle esigenze». L’ Abi vuole una riduzione dei livelli da 13 a 6. Le parti si sono date appuntamento al 13 novembre. Il sindacato Fabi ha dichiarato «politicamente incaccettabile» questa piattaforma.
LIBERO giovedì 6 novembre 2014
Sindacati contro Abi sul contratto
La piattaforma Abi sul contratto dei bancari è « politicamente inaccettabile » e restano « distanze assolutamente rilevanti » rispetto allerichieste dei lavoratori. Cos ì Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi, dopo l’ incontro di ieri tra i sindacati e il capodelegazione Abi, Alessandro Profumo, sul rinnovo del contratto nazionale dei 309 mila bancari italiani. « Abi – denuncia Sileoni – non ha scoperto le carte su argomenti fondamentali come pagamento inflazione e definizione area contrattuale».
BRESCIAOGGI giovedì 6 novembre 2014
SINDACATO. L’ Abi: no rincari a costo del lavoro Contratto dei bancari: trattativa in stallo
ROMA – Trattativa in stallo quella sul contratto nazionale del credito. L’ Abi vuole «i trattamenti economici minimi e quelli normativi di base» con l’ obiettivo di valorizzare la contrattazione di secondo livello. Nell’ incontro di ieri l’ Abi, rappresentata da Alessandro Profumo, ha consegnato ai sindacati il documento di cinque pagine con le posizioni delle banche. Le banche, spiega l’ Abi nel documento, ritengono che si dovrà innovare molto nel nuovo contratto riguardo ai capitoli dell’ area contrattuale e degli inquadramenti. Abi chiede tra l’ altro «l’ utilizzo più ampio di rapporti di lavoro autonomo per gli addetti alla rete». Per gli inquadramenti si fa notare che l’ attuale impianto (4 aree e 13 livelli retributivi) «risulta obsoleto e non più rispondente alle esigenze». L’ Abi vuole una riduzione dei livelli da 13 a 6. Le parti si sono date appuntamento al 13 novembre. Il sindacato Fabi ha dichiarato «politicamente inaccettabile» questa piattaforma.
IL GIORNALE DI VICENZA giovedì 6 novembre 2014
SINDACATO. L’ Abi: no rincari a costo del lavoro Contratto de i bancari: trattativa in stallo
ROMA – Trattativa in stallo quella sul contratto nazionale del credito. L’ Abi vuole «i trattamenti economici minimi e quelli normativi di base» con l’ obiettivo di valorizzare la contrattazione di secondo livello. Nell’ incontro di ieri l’ Abi, rappresentata da Alessandro Profumo, ha consegnato ai sindacati il documento di cinque pagine con le posizioni delle banche. Le banche, spiega l’ Abi nel documento, ritengono che si dovrà innovare molto nel nuovo contratto riguardo ai capitoli dell’ area contrattuale e degli inquadramenti. Abi chiede tra l’ altro «l’ utilizzo più ampio di rapporti di lavoro autonomo per gli addetti alla rete». Per gli inquadramenti si fa notare che l’ attuale impianto (4 aree e 13 livelli retributivi) «risulta obsoleto e non più rispondente alle esigenze». L’ Abi vuole una riduzione dei livelli da 13 a 6. Le parti si sono date appuntamento al 13 novembre. Il sindacato Fabi ha dichiarato «politicamente inaccettabile» questa piattaforma.
CORRIERE DELLA SERA.it 5 novembre 2014 17:59
Banche: Fabi, piattaforma Abi politicamente inaccettabile
ROMA (MF-DJ)–“La giornata di oggi e’ stata contraddistinta ancora una volta da tatticismi dell’Abi, che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttivita’ delle varie aziende e gruppi”. Cosi’ Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, ha commentato l’incontro che si e’ svolto oggi in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell’ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312.000 lavoratori bancari italiani. Durante l’incontro, l’Abi ha presentato un documento nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro. “La piattaforma Abi e’ politicamente inaccettabile ed abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servira’ per fare definitivamente il punto della situazione. Nel prossimo Consiglio nazionale della Fabi che si terra’ a Roma dal 18 al 20 novembre, l’organizzazione sara’ in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”. pev (fine) MF-DJ NEWS 0517:59 nov 2014
ANSA 5-11-2014
Abi: Sileoni (Fabi), inaccettabile piattaforma su contratto
(ANSA) – MILANO, 5 NOV – La piattaforma dell’Abi sul contratto dei bancari è “politicamente inaccettabile” e restano “distanze assolutamente rilevanti” rispetto alle richieste dei lavoratori. Così Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, ha commentato l’incontro tra i sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila bancari italiani.
“La giornata di oggi è stata contraddistinta ancora una volta da tatticismi dell’Abi, che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttività delle varie aziende e gruppi” afferma Sileoni in una nota.
“Il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione” in modo tale che nel consiglio nazionale della Fabi che si terrà a Roma dal 18 al 20 novembre “l’organizzazione sarà in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”.(ANSA).
TMNews 5-11-2014
Banche, Fabi: da Abi piattaforma inaccettabile su contratto Banche, Fabi: da Abi piattaforma inaccettabile su contratto Stop ai tatticismi. Valuteremo iniziative dal 18 al 20 novembre
Roma, 5 nov. (TMNews) – No ai tatticismo da parte dell’Abi. Così Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, ha commentato l`incontro che si è svolto oggi in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell`ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila lavoratori bancari italiani. Durante l`incontro, l`Abi ha presentato un documento nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro. “La piattaforma Abi – ha aggiunto – è politicamente inaccettabile e abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione”. Nel prossimo Consiglio nazionale della Fabi che si terrà a Roma dal 18 al 20 novembre, “l`organizzazione sarà in grado di formulare un`attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie”. Rbr 05-NOV-14 18:08 NNNN
AGI 5-11-2014
Contratti: Sileoni, piattaforma Abi politicamente inaccettabile
(AGI) – Roma, 5 nov. – La piattaforma Abi e’ “politicamente inaccettabile in considerazione del difficile momento attraversato dal settore e dal Paese”. Lo ha dichiarato Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, dopo l’incontro di oggi tra i sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nel corso della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di circa 312mila lavoratori bancari italiani. Una giornata contraddistinta da “tatticismi dell’Abi – ha proseguito Sileoni – che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttivita’ delle varie aziende e gruppi”. Non si sono cosi’ risolte le distanze tra le due posizioni e bisognera’ attendere l’incontro del prossimo 13 novembre per fare un punto della situazione. Le iniziative necessarie saranno poi rese note al termine del Consiglio nazionale della Fabi, che si terra’ a Roma dal 18 al 20 novembre. “Al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”, ha concluso Sileoni. (AGI) St1/Mau 051811 NOV 14 NNNN
da RADIOCOR via BORSA ITALIANA 5-11-2014
Banche: Fabi, la piattaforma dell’Abi sul contratto e’ inaccettabile
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 05 nov – La piattaforma dell’Abi sul contratto “e’ politicamente inaccettabile” per il segretario generale della Fabi Lando
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