Oltre 200, tra sindacalisti e lavoratori delle BCC del Veneto, al sit in per dire no alla disdetta del Contratto Integrativo Regionale, esecutiva a partire dal prossimo 31 dicembre. Azzolin: "Decisione miope che demotiva dipendenti e alimenta conflittualità"
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BCC VENETE, IN PIAZZA CONTRO LA DISDETTA DEL CONTRATTO REGIONALE

Oltre 200, tra sindacalisti e lavoratori delle BCC del Veneto, al sit in per dire no alla disdetta del Contratto Integrativo Regionale, esecutiva a partire dal prossimo 31 dicembre. Azzolin: “Decisione miope che demotiva dipendenti e alimenta conflittualità”
BCC VENETE, IN PIAZZA CONTRO LA DISDETTA DEL CONTRATTO REGIONALE

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Oltre 200 persone, tra lavoratori e sindacalisti di tutte le sigle regionali del settore, hanno manifestato questa mattina, armati di bandiere e striscioni, a Padova di fronte alla sede di Federveneta, mentre era in corso il Consiglio d’Amministrazione della Federazione, per protestare contro la disdetta del Contratto Integrativo Regionale, ratificata lo scorso 14 novembre ed esecutiva dal prossimo 31 dicembre.
A partire da quella data gli oltre 5mila lavoratori delle Banche di Credito Cooperativo del Veneto non avranno più una contrattazione regionale di riferimento, con pesanti effetti anche in busta paga e sull’organizzazione del lavoro.
La contrattazione regionale disciplina, infatti, tra le altre materie, anche parte importante degli inquadramenti e gli stessi criteri d’erogazione del premio di risultato.
“è una decisione miope che demotiva i lavoratori e alimenta la conflittualità in un momento in cui servirebbe, invece, un’assunzione di responsabilità da parte dei vertici per rilanciare il settore, in un’ottica realmente cooperativa”, dichiara Delfo Azzolin, Coordinatore Regionale FABI delle BCC del Veneto.
“Rileviamo, inoltre, come Federveneta sia l’unica grande federazione regionale ad aver disdettato il proprio Contratto Integrativo: un precedente pericoloso che potrebbe avere ripercussioni negative anche sui tavoli nazionali, nella trattativa di rinnovo del Contratto Collettivo di categoria. L’ulteriore taglio del costo del lavoro non pu ò rappresentare una soluzione. Piuttosto è necessario incidere sui costi di struttura, ancora troppo alti e ingiustificati”.
Da domani fino al 19 dicembre le Organizzazioni Sindacali indiranno unitariamente le assemblee dei lavoratori per valutare tutte le iniziative da intraprendere, non escluso lo sciopero.
Padova 03/12/2014
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