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Trovato l’accordo tra BPER e sindacati sulla fusione per incorporazione di Banca della Campania, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca Popolare di Ravenna nella Capogruppo.
La fusione, diventata giuridicamente operativa dallo scorso 24 novembre, era stata concepita a integrazione del piano industriale 2012-14.
La procedura sindacale era partita lo scorso 18 settembre, quando l’azienda aveva dichiarato 146 esuberi, diretta conseguenza della riorganizzazione.
Dopo mesi di serrate trattative, i sindacati sono così riusciti a chiudere un accordo che ha ridotto le eccedenze di personale dalle iniziali 146 a 99, garantendo ai lavoratori incorporati la possibilità di mantenere una linea di continuità con i trattamenti retributivi delle aziende di provenienza e di acquisirne di nuovi, peculiari della capogruppo nella quale sono confluiti.
Le 99 uscite previste avverranno solo su base volontaria e incentivata economicamente, attraverso pensionamenti ed esodi, questi ultimi gestiti con il ricorso al fondo di Solidarietà.
Ai primi potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2015, ai secondi coloro che li conseguiranno dal 1° luglio 2015 al 31 dicembre 2018.
Nel caso intervengano modifiche alle attuali leggi pensionistiche, l’azienda si farà carico degli esodati a cui dovesse venire a mancare l’assegno di solidarietà.
I lavoratori delle aziende incorporate potranno scegliere se mantenere alcune voci della propria retribuzione fissa, come ad esempio Quota extra standard premio di rendimento, gratifica annua particolare e speciale, assegno speciale temporaneo, oppure passare ai trattamenti economici della capogruppo, come ad esempio la partecipazione degli utili.
I lavoratori che confluiranno in BPER potranno, inoltre, conservare gli attuali inquadramenti, l’iscrizione al proprio fondo pensione aziendale fino al 30 giugno 2015, mantenendo invariata la contribuzione a carico dell’azienda.
“Grazie a un proficuo lavoro di squadra, con l’attenta supervisione politica del nostro Segretario Nazionale Attilio Granelli, siamo riusciti ad arrivare a un accordo, che ha sensibilmente ridotto gli esuberi, salvaguardando la volontarietà delle uscite e i trattamenti economici dei lavoratori oggetto d’incorporazione”, ha commentato Antonella Sboro, Vicecoordinatrice FABI di BPER.
Modena 17/12/2014
IL SOLE 24 ORE giovedì 18 dicembre 2014
Bper incorpora 3 istituti territoriali
Trovato l’accordo tra Bper e sindacati sulla fusione per incorporazione di Banca della Campania, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca Popolare di Ravenna nella Capogruppo. Dopo mesi di trattative, i sindacati sono così riusciti a chiudere un accordo che ha ridotto le eccedenze di personale dalle iniziali 146 a 99, garantendo ai lavoratori incorporati la possibilità di mantenere una linea di continuità con i trattamenti retributivi delle aziende di provenienza e di acquisirne di nuovi, peculiari della capogruppo nella quale sono confluiti. Le 99 uscite previste avverranno solo su base volontaria e incentivata , attraverso pensionamenti ed esodi, gestiti con il fondo di Solidarietà. Ai primi potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 30 giugno 2015, ai secondi coloro che li conseguiranno dal 1° luglio 2015 al 31 dicembre 2018. Nel caso intervengano modifiche alle attuali leggi, l’azienda si farà carico degli esodati. I lavoratori delle aziende incorporate potranno scegliere se mantenere alcune voci della propria retribuzione fissa, oppure passare ai trattamenti della capogruppo. «Grazie a un proficuo lavoro di squadra – ha commentato Antonella Sboro, vicecoordinatrice Fabi di Bper – siamo riusciti ad arrivare a un accordo, che ha sensibilmente ridotto gli esuberi, salvaguardando la volontarietà delle uscite e i trattamenti economici dei lavoratori oggetto d’incorporazione».
MF-MILANO FINANZA giovedì 18 dicembre 2014
Bper, 99 uscite volontarie a seguito delle fusioni
Di Claudia Cervini