Federcasse ribadisce la linea dura su contrattazione regionale e Contratto Collettivo. La FABI non ci sta e proclama le assemblee dei lavoratori per avere pieno mandato sulle iniziative da intraprendere. "Qualcuno sta facendo campagna elettorale sulla pelle dei dipendenti"
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CREDITO COOPERATIVO, AL VIA STATO D?AGITAZIONE

Federcasse ribadisce la linea dura su contrattazione regionale e Contratto Collettivo. La FABI non ci sta e proclama le assemblee dei lavoratori per avere pieno mandato sulle iniziative da intraprendere. “Qualcuno sta facendo campagna elettorale sulla pelle dei dipendenti”
CREDITO COOPERATIVO, AL VIA STATO D?AGITAZIONE

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Proclamati lo stato d’agitazione e le assemblee dei lavoratori del Credito Cooperativo per valutare tutte le possibili azioni, dagli scioperi sul territorio alle vertenze legali, da intraprendere contro Federcasse.
Ecco quanto deciso oggi unitariamente dalle Organizzazioni Sindacali di categoria, al termine dell’incontro con la delegazione trattante delle BCC, che ha ribadito la linea intransigente, confermando la disdetta dei Contratti Integrativi Regionali e la volontà di rinnovare il Contratto Collettivo Nazionale a costo zero per i 37mila addetti del settore.
“Di fronte all’ennesimo rifiuto di Federcasse a trattare, non possiamo far altro che proclamare lo stato d’agitazione e le assemblee. Adesso saranno i lavoratori a darci pieno mandato sulle iniziative da adottare contro chi vuole smantellare i loro diritti”, dichiara Luca Bertinotti, Segretario Nazionale della FABI.
“Ancora una volta la delegazione delle BCC ha preferito mostrare i muscoli, senza entrare minimamente nel merito del confronto sulla piattaforma di rinnovo del Contratto, da noi presentata ormai tre mesi fa. L’impressione è che, in vista dell’elezione dei vertici di Federcasse, prevista a dicembre, qualcuno stia già facendo la sua campagna elettorale, cercando di guadagnare consensi sulla pelle dei lavoratori. Per noi questa linea è inaccettabile. Sarebbe auspicabile che le ambizioni personali di qualche presidente di federazione fossero indirizzate a rilanciare realmente il sistema e non, invece, a colpire indiscriminatamente i dipendenti, bersaglio fin troppo facile”.
In questi ultimi mesi il confronto con i sindacati è andato avanti a suon di disdette. Mentre il Contratto Nazionale ha avuto una proroga del recesso al primo febbraio, la contrattazione regionale di gran parte delle Federazioni locali delle Banche di Credito Cooperativo è saltata per decisione unilaterale di Federcasse già dal 30 dicembre scorso, salvo che in Alto Adige, dove la Federazione regionale ha difeso la propria autonomia.
Le uniche Federazioni a non aver ancora comunicato il recesso della propria contrattazione regionale sono quelle del Lazio, Umbria e Sardegna, della Toscana, della Campania, oltre a quella del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, dove recentemente sono stati siglati due accordi di proroga, dopo specifiche vertenze.
Nelle due regioni del Nord-Est il confronto tra le parti, dunque, proseguirà, a dimostrazione, sottolinea Bertinotti, di come “il sindacato sia disponibile al dialogo quando questo è reale e costruttivo”.
Intanto, il prossimo 13 gennaio è stata convocata una riunione intersindacale, nella quale i sindacati definiranno il calendario delle assemblee da svolgere capillarmente sui territori e valuteranno la praticabilità di eventuali azioni legali in alcune regioni, poiché certe federazioni avrebbero disdettato la contrattazione ragionale, venendo meno a specifiche clausole contrattuali di garanzia e ci ò renderebbe i loro provvedimenti impugnabili di fronte al giudice.
Roma 08/01/2015
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