Al via le assemblee dei lavoratori per pianificare la mobilitazione contro la linea dura imposta dai vertici nazionali delle BCC. E intanto la FABI smaschera Federcasse: "qualcuno fa campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori". Leggi gli articoli di Sole 24 Ore, MF e Gazzettino
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BCC, ROTTE LE TRATTATIVE SUL CONTRATTO

Al via le assemblee dei lavoratori per pianificare la mobilitazione contro la linea dura imposta dai vertici nazionali delle BCC. E intanto la FABI smaschera Federcasse: “qualcuno fa campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori”. Leggi gli articoli di Sole 24 Ore, MF e Gazzettino
BCC, ROTTE LE TRATTATIVE SUL CONTRATTO
Al via le assemblee dei lavoratori per pianificare la mobilitazione contro la linea dura imposta dai vertici nazionali delle BCC. E intanto la FABI smaschera Federcasse: "qualcuno fa campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori". Leggi gli articoli di Sole 24 Ore, MF e Gazzettino
IL SOLE 24 ORE venerdì 9 gennaio 2015
Rottura Federcasse-sindacati - Le sigle proclamano le assemblee per mobilitare la categoria
Rottura delle trattative tra Federcasse e sindacati sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Nelle prossime settimane anche il credito cooperativo sarà coinvolto in una fase di agitazione. I sindacati hanno infatti proclamato le assemblee dei lavoratori per valutare tutte le possibili azioni. Dagli scioperi territoriali alle vertenze legali, dicono i sindacati che hanno preso la decisione unitariamente, ieri, al termine dell'incontro con la delegazione trattante delle Bcc. In alcune regioni verrà valutata anche la praticabilità di eventuali azioni legali, poiché «certe federazioni avrebbero disdettato la contrattazione ragionale, venendo meno a specifiche clausole contrattuali di garanzia e ci ò renderebbe i loro provvedimenti impugnabili di fronte al giudice», riferiscono Fabi, Fiba, Fisac, Uilca. La controparte ieri ha ribadito la linea intransigente, confermando la disdetta dei contratti integrativi regionali e la volontà di rinnovare il contratto collettivo nazionale a costo zero per i 37mila addetti del settore. In una nota, per ò, Federcasse spiega che l'incontro è nato per illustrare e confermare le ragioni della disapplicazione dei contratti integrativi di lavoro (a decorrere dal primo febbraio 2015) nell'ambito del già comunicato percorso complessivo di riordino della contrattazione collettiva del Credito Cooperativo. Nell'incontro, a conferma della volontà di procedere ad una graduale riforma delle regole collettive di lavoro della categoria, Federcasse ha sollecitato i sindacati a concordare da subito un calendario serrato di incontri. Le sigle per ò si sono dichiarate indisponibili.
Nessuna delle parti è stata disposta a cedere rispetto alla propria linea e così le trattative si sono interrotte. Per le banche «l'urgente e non più rinviabile riforma contrattuale appare indispensabile per far fronte agli impatti che il quadro economico di generale instabilità, attuale e prospettica, determina sull'intera industria bancaria, con l'obiettivo di rafforzare il sistema delle banche di credito cooperativo e casse rurali e, soprattutto, contribuire alla sostenibilità dei livelli occupazionali». Il vicepresidente vicario di Federcasse e presidente della delegazione negoziale Augusto dell'Erba auspica «il superamento dell'attuale fase di stallo. In questo momento, come mai prima è necessario procedere speditamente in termini costruttivi e condivisi, con l'obiettivo di salvaguardare il ruolo del credito cooperativo per lo sviluppo economico e sociale dei territori».
La linea dei sindacati è diametralmente opposta e la richiesta, forte, è di interrompere la sequela di disdette che hanno caratterizzato il negoziato in questi ultimi mesi. «Ancora una volta la delegazione delle Bcc ha preferito mostrare i muscoli senza entrare minimamente nel merito del confronto sulla piattaforma di rinnovo del contratto, da noi presentata ormai tre mesi fa. L'impressione è che in vista dell'elezione dei vertici di Federcasse, prevista a dicembre, qualcuno stia già facendo la sua campagna elettorale, cercando di guadagnare consensi sulla pelle dei lavoratori. Per noi questa linea è inaccettabile. Sarebbe auspicabile che le ambizioni personali di qualche presidente di federazione fossero indirizzate a rilanciare realmente il sistema e non, invece, a colpire indiscriminatamente i dipendenti, bersaglio fin troppo facile», dichiara Luca Bertinotti, segretario nazionale della Fabi. Alessandro Spaggiari, segretario nazionale della Fiba Cisl conferma che «ora la parola passerà ai lavoratori e che il tempo degli sconti è terminato. Faremo ci ò che serve compresi i conti in tasca a tutti, per sostenere una battaglia di civiltà a tutela della verità, del diritto dei dipendenti a trattamenti dignitosi, contrattati e non elargiti con magnanimità da qualcuno, ma anche a tutela della trasparenza soprattutto di chi avendo più responsabilità dovrebbe eccellere in tal senso e della corresponsabilizzazione, perché il credito cooperativo o è tale o non ha più ragione di essere». Per Michele Cervone, segretario nazionale della Fisac Cgil «l'atteggiamento della controparte è estremamente grave. Le scelte fatte impediscono, ponendo pregiudiziali e condizioni, di accedere al confronto negoziale, peraltro, in una situazione di estrema criticità per il paese e per lo stesso modello di credito cooperativo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Cristina Casadei
MF-MILANO FINANZA venerdì 09 gennaio 2015
Federcasse, nuovo scontro con i sindacati sul contratto
di Claudia Cervini
La trattativa sul rinnovo del contratto nazionale del credito cooperativo è in stallo. L'incontro di Federcasse con le organizzazioni sindacali, avvenuto nella giornata di ieri, non ha dato i risultati sperati. Federcasse ha confermato la disapplicazione dei contratti integrativi di lavoro (a decorrere dal 1° febbraio 2015) nell'ambito del percorso complessivo di riordino della contrattazione collettiva degli addetti delle banche di credito cooperativo. E la reazione dei sindacati è stata immediata. «Di fronte all'ennesimo rifiuto di Federcasse a trattare non possiamo far altro che proclamare lo stato d'agitazione e le assemblee», ha dichiarato Luca Bertinotti, segretario nazionale della Fabi. «Adesso saranno i lavoratori a darci pieno mandato sulle iniziative da adottare». La Fabi ha fatto sapere di aver convocato le assemblee dei lavoratori per avere pieno mandato sulle iniziative da intraprendere, che spaziano dagli scioperi alle vertenze legali. «Federcasse auspica il superamento dell'attuale fase di stallo», ha detto Augusto dell'Erba, vicepresidente vicario di Federcasse e presidente della delegazione negoziale. «In questo momento è necessario procedere speditamente in termini costruttivi e condivisi con l'obiettivo di salvaguardare il ruolo del credito cooperativo». (riproduzione riservata)
IL GAZZETTINO (Ed. Nazionale) venerdì 09 gennaio 2015

Bcc: gelo con Federcasse, sindacati pronti allo sciopero

ROMA – Stato d’agitazione agitazione e assemblee dei lavoratori del credito cooperativo per valutare tutte le possibili azioni, dagli scioperi territoriali alle vertenze legali, da intraprendere contro Federcasse. Lo hanno deciso unitariamente le organizzazioni sindacali di categoria, al termine dell’incontro incontro con la delegazione trattante delle Bcc, che ha ribadito la linea intransigente, confermando la disdetta dei contratti integrativi regionali e la volontà di rinnovare il contratto collettivo nazionale a costo zero per i 37mila mila addetti del settore. «Di fronte all’ennesimo ennesimo rifiuto di Federcasse a trattare, non possiamo far altro che proclamare lo stato d’agitazione agitazione e le assemblee. Adesso saranno i lavoratori a darci pieno mandato sulle iniziative da adottare contro chi vuole smantellare i loro diritti», dichiara Luca Bertinotti, segretario nazionale della Fabi: «L’impressione impressione è che in vista dell’elezione elezione dei vertici di Federcasse, prevista a dicembre, qualcuno stia già facendo la sua campagna elettorale
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