CONTRATTO BANCARI, SI RIAPRE LA PARTITA
Dopo la grande adesione dei lavoratori allo sciopero del 30 gennaio, ABI ritira le due pregiudiziali su scatti e TFR che lo scorso 25 novembre avevano fatto arenare le trattative. Sileoni: “Ora confronto pu ò ripartire. Vogliamo un contratto con forte motivazione sociale”
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ABI ritira le pregiudiziali strutturali su scatti e TFR. Dopo l’adesione record dei lavoratori bancari allo sciopero del 30 gennaio scorso, in cui aveva incrociato le braccia oltre il 90% della categoria, Il Comitato Affari Sindacali di ABI, guidato da Alessandro Profumo fa un passo indietro proprio sulle due pregiudiziali che lo scorso 25 novembre avevano fatto saltare il tavolo con i sindacati per il rinnovo del Contratto Nazionale.
La decisione è stata comunicata durante la riunione che si è svolta questa mattina a Roma, presso la sede dell’Associazione Bancaria Italiana.
Si riaprono, così, le trattative, con già tre date d’incontri programmati tra le parti il 25 febbraio, il 5 e il 10 marzo e con la reciproca volontà di chiudere l’accordo sul Contratto entro il 31 marzo, anche se non a ogni prezzo e agni costo, come ribadito sia da Profumo sia da Sileoni, che ha dichiarato di non essere disponibile a firmare un accordo a costo zero.
“Prendiamo atto che la posizione di ABI è cambiata e che, con il ritiro da parte delle banche delle pregiudiziali strutturali su TFR e scatti d’anzianità, il confronto potrà proseguire”, ha commentato a caldo Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, a margine dell’incontro di oggi a Roma.
“Andremo a vedere le carte che le banche avranno in mano nei prossimi incontri, precisando che la partita del rinnovo del Contratto Nazionale è solo all’inizio. Resta, per ò, alta sia l’attenzione, sia la preoccupazione del movimento sindacale rispetto alla vertenza”, ha avvertito il leader della FABI.
“Vogliamo un Contratto che abbia una forte motivazione sociale a difesa dell’occupazione con soluzioni che migliorino l’area contrattuale e il Fondo per l’occupazione, per garantire anche nuove assunzioni stabili di giovani. Vogliamo, inoltre, un Contratto che preveda un paracadute sociale per tutti quei lavoratori di banche che dovessero malauguratamente fallire. Vogliamo, infine, recuperare l’inflazione per confermare il determinante peso politico della nostra contrattazione nazionale”, ha concluso Sileoni.
Roma 20/02/2015
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