Si conclude il piano di riorganizzazione del gruppo BNP Paribas. La FABI e gli altri sindacati hanno infatti raggiunto, ieri sera, l’ultima tranche di accordi a tutela dei 2mila lavoratori assorbiti nella NewCo “Business partner Italia”.

La NewCo, appositamente creata dal Gruppo BNP e controllata a oltre 90% da BNL SPA, ha inglobato le attività non core, svolte da tutte le società del gruppo: vale a dire quelle di operation, gestione immobiliare, acquisti, risorse umane, help desk dipendenti.

Le prime società coinvolte e sulle quali i sindacati hanno raggiunto l’accordo di tutela occupazionale sono state BNL e Findomestic. E adesso è stata la volta delle ultime 3, Arval, Cardiff, Artigiancassa.

L’accordo prevede per i dipendenti il mantenimento del Contratto del credito e ampie garanzie di reingresso in BNL in caso di future tensioni occupazionali derivanti da “crisi aziendale, trasformazione dell’attività, rilevanti processi di riorganizzazioni e/o ristrutturazione, comprese ulteriori cessioni di ramo d’azienda nonché in caso di perdita di controllo della NewCo da parte di BNL”.

I 2mila lavoratori della NewCo conserveranno tutte le previsioni contrattuali di secondo livello attualmente in vigore in BNL, dai percorsi professionali, agli inquadramenti, alla cassa sanitaria e alla previdenza integrativa.

Inoltre sono state stabilite 60 nuove assunzioni, da realizzare in BNL e nella NewCo entro il 2016, conseguenti alle uscite volontarie dei dipendenti vicini alla pensione.

Proprio in quest’ottica è stata favorita la mobilità infragruppo anche per gestire nuovi esuberi e sono state introdotte forme di solidarietà generazionale. I dipendenti sia di BNL sia della NewCo a cui mancano massimo 2 anni alla maturazione dei requisiti pensionistici potranno volontariamente presentare domanda di part time, che le aziende si impegnano ad accettare. I lavoratori riceveranno una retribuzione commisurata alle ore lavorate, ma le aziende si impegnano ad effettuare: un versamento integrativo per le ore non lavorate pari ai contributi previdenziali, affinché non ci siano penalizzazioni sull’importo della futura pensione; un ulteriore versamento al Fondo Pensioni BNL, al fine di mantenere inalterato la cifra complessiva versata sulla previdenza complementare.

Soddisfatta Mara Socal, Coordinatrice FABI Gruppo BNL.

“Con questi accordi”, ha detto la Socal, “abbiamo mantenuto il Contratto del credito per tutti i lavoratori e salvaguardato la loro contrattazione integrativa. Ma soprattutto abbiamo costruito una forte rete di protezione per l’area contrattuale dei dipendenti, consentendo loro il reingresso in BNL anche in caso di future tensioni occupazionali”.

Roma 12/03/2015