SILEONI CONVOCA L?ESECUTIVO NAZIONALE BCC
Rivoluzione BCC, la FABI protagonista. A Milano, Sileoni parla ai quadri sindacali in vista dell’autoriforma di settore e alla viglia della ripresa della trattativa sul rinnovo del Contratto BCC. “Serve una politica comune per governare il cambiamento”
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Esecutivo nazionale FABI delle BCC chiamato a raccolta a Milano.
La riunione è stata convocata oggi dal Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni, per fare il punto sul rinnovo del Contratto Nazionale di categoria e sulle ultime vicende che hanno interessato il settore, dalla presentazione del progetto di autoriforma all’accordo quadro della Provincia autonoma di Trento firmato dalla FABI trentina.
All’incontro hanno partecipato tutti i componenti dell’Esecutivo BCC, oltre ai Segretari Nazionali, Luca Bertinotti e Mauro Morelli.
Nel suo intervento, Sileoni ha ribadito alle Rappresentanze Sindacali territoriali la necessità di continuare a mantenere una linea comune e a condividerla costruttivamente con le Segreterie Nazionali, pur nel rispetto e nella valorizzazione delle autonomie dei territori.
Quanto alla difficile vertenza del rinnovo contrattuale BCC, il leader della FABI non le ha mandate a dire a Federcasse. “Non rinnovando il contratto prima dell’ABI, hanno perso un’occasione per dimostrare di essere realmente differenti”, ha detto Sileoni, sottolineando come l’accordo sul Contratto BCC probabilmente arriverà solo dopo lo sblocco della vertenza ABI.
“In trattativa bisognerà dire a Federcasse che la sostenibilità del settore non passa attraverso i sacrifici univoci dei lavoratori. Occorre sviluppare un ragionamento più ampio su tutti i costi di sistema che incidono, come quelli legati alla governance, alle retribuzioni dei manager e alle consulenze esterne”.
Non è mancata, nel discorso di Sileoni, anche un’ approfondita analisi della situazione economica del mondo del Credito Cooperativo, zavorrato dalle sofferenze e impegnato a gestire la crisi dell’economia reale, oltre che l’auto-riforma voluta dalle autorità di vigilanza europee e che comporterà modifiche profonde negli assetti di governo.
Una sfida per la stessa FABI, la quale, da sindacato leader di categoria, “sarà chiamato a governare il cambiamento garantendo tutele normative ed economiche a tutti i lavoratori coinvolti”, ha puntualizzato Sileoni, ricevendo forti applausi e unanime consenso dalla platea dei quadri sindacali.
Infine il leader della FABI ha manifestato grande apprezzamento per l’ottima riuscita dello sciopero dello scorso 2 marzo, il cui merito “va tutto ai nostri dirigenti che stanno in trincea sul territorio a fianco dei lavoratori”.
Milano 19/03/2015
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