CONTRATTO BCC, IL DIETROFRONT DI FEDERCASSE
Firmato un verbale d’accordo che posticipa il recesso dei contratti di primo e secondo livello al 31 ottobre e pone tra gli obiettivi del rinnovo contrattuale la tutela dei posti di lavoro, anche alla luce dell’autoriforma. Bertinotti: “Primo passo avanti nelle trattative”
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Federcasse fa marcia indietro sulla disapplicazione dei contratti di primo e secondo livello e supera il recesso. Fino al prossimo 31 ottobre ci sono così altri sette mesi di tempo per discutere del rinnovo contrattuale dei 37mila addetti del mondo del Credito Cooperativo.
Si tratta di una prima vittoria dei sindacati che sono riusciti, dopo l’altissima adesione dei lavoratori allo sciopero dello scorso 2 marzo, a far recedere le Banche di Credito Cooperativo dal proposito di disapplicare i contratti di settore.
Si è superata, così, la rottura del tavolo negoziale e sono state ripristinate a ogni livello le relazioni sindacali di categoria.
Il verbale d’accordo è stato sottoscritto ieri a Roma dalle parti. Oltre al superamento della disdetta contrattuale, prevede il riavvio del confronto sul rinnovo del Contratto, centrale anche in vista degli effetti che l’auto-riforma avrà sul settore.
Sono stati individuati, quindi, quattro principali obiettivi del percorso negoziale: tutela dell’occupazione; valorizzazione delle relazioni sindacali e dell’autonomia della contrattazione collettiva del Credito Cooperativo; analisi, valutazione e gestione degli eventuali impatti del progetto di autoriforma sul sistema e, infine, sostenibilità complessiva della contrattazione collettiva.
Intanto, è già stato fissato un primo calendario d’incontri tra Federcasse e sindacati l’9, il 10, il 14 e il 15 aprile.
“Si tratta di un primo passo avanti nelle trattative”, spiega Luca Bertinotti, Segretario Nazionale della FABI, “Dopo la grande mobilitazione del 2 marzo, Federcasse ha riposto nel cassetto il proposito suicida di togliere la contrattazione di primo e secondo livello ai lavoratori. Iniziativa che, se attuata, avrebbe cancellato il quadro di regole e diritti condivisi negli anni tra le parti. Adesso dobbiamo avviare insieme un confronto serrato per arrivare in tempi congrui al rinnovo del Contratto di categoria, che, anche alla luce dell’autoriforma del settore, dovrà garantire strumenti innovativi per tutelare l’occupazione e il salario dei dipendenti”.
Roma 24/03/2015
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