CARIFE: RICAPITALIZZAZIONE E ACCORDO SUGLI ESUBERI
Firmato l’accordo propedeutico all’aumento di capitale: sì a 60 esodi su base volontaria, prorogata la contrattazione integrativa e ripristinati gli inquadramenti. Fiorentini: “Con questo accordo traghettiamo azienda fuori da amministrazione straordinaria”
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CARIFE e le Organizzazioni Sindacali, dopo un confronto durato quasi due mesi, firmano l’accordo sulle tensioni occupazionali, propedeutico alla ricapitalizzazione della banca.
L’intesa sottoscritta con i commissari che sono alla guida dell’istituto dal 27 maggio del 2013, ossia da quando la banca è stata posta in amministrazione straordinaria, prevede 60 esodi ma solo su base volontaria, ai quali potrà accedere il personale che raggiunga i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2020.
Ai lavoratori, durante il periodo di permanenza sul Fondo di Solidarietà, saranno garantiti: un contributo una tantum al Fondo di previdenza complementare, la copertura sanitaria aziendale e condizioni creditizie agevolate come per il personale in servizio.
Qualora le adesioni dovessero superare questo numero, le parti verificheranno, nell’incontro del prossimo 16 novembre, la possibilità di accogliere ulteriori domande.
In quell’occasione la FABI insieme alle altre sigle caldeggerà la possibilità di aprire il Fondo di Solidarietà, sempre su base volontaria, per coloro che matureranno i requisiti pensionistici fino al 2022, anche nell’ottica di favorire il ricambio generazionale.
Oltre a ci ò, l’accordo ha prorogato la vigenza del Contratto Integrativo Aziendale, scaduto lo scorso dicembre, fino a 60 giorni dopo il termine del commissariamento.
Sono stati, infine, ripristinati gli inquadramenti, sospesi dal 2013, ed è stato concordato l’avvio di una commissione bilaterale con il compito di riconoscere le anzianità di ruolo e le eventuali posizioni inquadramentali pendenti.
Il Fondo interbancario di tutela depositi, che subentrerà ai commissari nella gestione dell’azienda, aveva posto il raggiungimento dell’accordo sulle tensioni occupazionali come condizione per poter procedere alla ricapitalizzazione di 300 milioni di CARIFE, che sarà così deliberata nell’assemblea del prossimo 30 luglio.
“Quest’obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno e alla determinazione dei sindacati: siamo infatti riusciti a sottoscrivere un accordo che non solo non penalizza i lavoratori, ma ripristina importanti istituti venuti meno con il commissariamento”, ha commentato Nicoletta Fiorentini, RSA FABI di CARIFE “Abbiamo firmato un’intesa che garantisce esodi solo su base volontaria e abbiamo rimesso in piedi la contrattazione integrativa e gli inquadramenti, traghettando l’istituto verso la fine dell’amministrazione straordinaria”.
“è stata una trattativa molto complessa, anche in considerazione del fatto che si trattata di un’azienda commissariata, in una situazione particolarmente difficile. Nell’accordo si sono gettate, inoltre, le basi per poter successivamente discutere delle prospettive future dei lavoratori della società di Commercio e finanza, società Leasing and Factoring del Gruppo”, ha detto Attilio Granelli, Segretario Nazionale FABI.
L’accordo sarà presentato in assemblea ai lavoratori il 24 luglio a Ferrara.
Ferrara 20/07/2015
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