Dopo le perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici centrali del Gruppo e l'avviso di garanzia recapitato al Presidente della banca, Gianni Zonin, la FABI e gli altri sindacati chiedono chiarezza: "Confidiamo nell'azione della magistratura"
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POPOLARE VICENZA, FABI: ?ORA NON PAGHINO I DIPENDENTI?

Dopo le perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici centrali del Gruppo e l’avviso di garanzia recapitato al Presidente della banca, Gianni Zonin, la FABI e gli altri sindacati chiedono chiarezza: “Confidiamo nell’azione della magistratura”
POPOLARE VICENZA, FABI: ?ORA NON PAGHINO I DIPENDENTI?

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A poche ore dalla notizia delle perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici centrali della Banca Popolare di Vicenza e dell’avviso di garanzia recapitato al Presidente del Gruppo, Gianni Zonin, la FABI e le altre Organizzazioni Sindacali chiedono che le colpe del management, tutte da verificare, non ricadano sui lavoratori.
Queste Organizzazioni Sindacali”, hanno dichiarato in una nota unitaria FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL e UNISIN, “continuano a ribadire che i disastri che alcuni top-manager e i vertici della Banca hanno perpetrato negli ultimi anni a danno del tessuto sociale di molte regioni e di interi territori non possono rimanere impuniti.
Da tempo abbiamo denunciato con volantini, comunicati, lettere alla Direzione e agli organi di Sorveglianza, prassi gestionali e commerciali non conformi alle norme.
Nostro timore è che in tutta questa vicenda i dipendenti siano gli unici a pagare per gli errori di un CdA a dir poco “distratto” e di un management che pare avere agito in modo “dissennato”.
La garanzia ricevuta in merito all’aumento di capitale annunciato dal nuovo Direttore Generale è una concreta rassicurazione sulla solidità patrimoniale del nostro Istituto, rimaniamo per ò ancora in attesa di conoscere il nuovo Piano Industriale per poter valutare compiutamente le ricadute dal punto di vista occupazionale. Confidiamo che la Magistratura faccia piena luce su quanto accaduto e accerti in tempi rapidi tutte le eventuali responsabilità”, hanno sottolineato i sindacati.
Sull’argomento è intervenuto con forza anche il Segretario Nazionale della FABI, Giuliano Xausa. “Auspichiamo che la magistratura faccia chiarezza sulla vicenda e individui le responsabilità di eventuali illeciti. Come FABI, non accetteremo che le colpe del management ricadano sui lavoratori e compromettano i loro diritti, faticosamente conquistati in anni di dure battaglie sindacali”, ha detto Xausa.
Vicenza 22/09/2015