Presentata a Parma l'indagine pilota "Previdenza e fondi pensione: cosa ne pensano i lavoratori", realizzata dal Mefop e coordinata da Vincenzo Saporito (FABI). Il 40% dei lavoratori ancora poco informato sulle regole pensionistiche vigenti, soprattutto i giovani
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LAVORATORI ANCORA TROPPO POCO PREVIDENTI

Presentata a Parma l’indagine pilota “Previdenza e fondi pensione: cosa ne pensano i lavoratori”, realizzata dal Mefop e coordinata da Vincenzo Saporito (FABI). Il 40% dei lavoratori ancora poco informato sulle regole pensionistiche vigenti, soprattutto i giovani
LAVORATORI ANCORA TROPPO POCO PREVIDENTI

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Lavoratori ancora poco consapevoli della necessità di investire in forme di previdenza integrativa, soprattutto quelli più giovani, e non informati a sufficienza su com’ è cambiato il sistema pensionistico pubblico negli ultimi anni.
è il quadro che emerge da “Previdenza e fondi pensione: cosa ne pensano i lavoratori”, indagine condotta su un campione rappresentativo di circa 2mila dipendenti del Gruppo Cariparma, realizzata dal Mefop e coordinata da Vincenzo Saporito, già Presidente del Fondo pensione negoziale del Gruppo Cariparma, nonché Coordinatore del Dipartimento Welfare della FABI.
Presentato oggi a Parma, nel corso di un Convegno che ha registrato la presenza, oltre che dei vertici del Gruppo bancario, di relatori di assoluto rilievo nel campo della previdenza complementare, quali Luigi Ballanti, Direttore Generale Mefop, Sergio Corbello, Presidente AssoPrevidenza, Raffaele Bruni, Presidente BM&C, Fabio Ortolani esperto di fondi pensione e Cooperazione, Fabio Cappuccio Direttore Generale Fondo Previmoda, si tratta di uno studio pilota per il settore del credito, nato con l’obiettivo di sondare i reali fabbisogni dei lavoratori in materia previdenziale.
Il report evidenzia che il 40% dei lavoratori intervistati si ritiene poco o per nulla informato sul funzionamento del sistema pensionistico in vigore attualmente nel nostro Paese e di questi il 51% ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni.
Più diffusa, invece, la percezione che la pensione pubblica non basterà ad assicurare ai lavoratori un tenore di vita adeguato. Il 56% degli intervistati si è, infatti, dichiarato scettico sulle coperture dell’INPS.
Tuttavia questa consapevolezza non sembra sufficientemente forte da orientare i lavoratori a compiere determinate scelte d’investimento per garantirsi una pensione adeguata. Un’elevata quota di soggetti, ben il 40% del campione, ha ammesso di non aver ancora pensato a cosa fare, riservandosi di decidere più avanti, mentre il 39% dei rispondenti pensa di mettere da parte un reddito integrativo attraverso altre forme di risparmio che non siano i fondi pensione complementari.
Quanto ai fondi pensione, il 42% del campione ritiene che questi rappresentino degli strumenti adeguati per costruirsi un futuro pensionistico, il 70% si dice molto o abbastanza d’accordo sul fatto che i Fp siano dotati di maggiori agevolazioni fiscali rispetto ad altri strumenti d’investimento, mentre il 30% non li considera più sicuri rispetto ad altre forme di allocazione finanziaria.
“Questo studio”, commenta Vincenzo Saporito, già Presidente del Fondo pensione negoziale del Gruppo Cariparma, nonché Coordinatore del Dipartimento Welfare della FABI , “coinvolgendo in maniera diretta i lavoratori, mette in luce esattamente le esigenze degli stessi in materia previdenziale e costituirà senz’altro elemento utile per lo sviluppo di azioni conseguenti ai tavoli negoziali e nei Consigli di Amministrazione dei fondi. Questa esperienza pu ò sicuramente costituire un laboratorio di riflessione sui fabbisogni dei lavoratori nel campo della previdenza ed i suoi risultati sono un’indicazione utile ben oltre il Gruppo CariParma, ed anche oltre il settore del credito”.
“L’indagine curata dal Mefop fornisce spunti interessanti, di cui, come sindacato, terremo conto nei tavoli negoziali, affinché anche le tematiche previdenziali continuino ad essere al centro delle trattative di secondo livello. Una priorità soprattutto se si considerano i progressivi tagli alle pensioni pubbliche”, conclude Fabrizio Tanara, Coordinatore FABI Cariparma.
Parma 20/10/2015
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